Partenza: Stadolina (BS) 1030 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 1030 m / 2674 m

Dislivello: 2350 m

Sviluppo: 34 km

Esposizione: Varia

Periodo suggerito: da luglio a settembre (anche giugno in anni con poca neve)

Durata indicativa: 6-7 ore

Questo lungo ed impegnativo trail unisce due itinerari che abbiamo già descritto percorrendo lo spettacolare Sentiero dell’Asino che collega la conca dei Laghi Seroti con la Val Grande tramite un sentierino che taglia a mezza costa il versante orografico destro della Val Grande rimanendo sui 2400m di quota con fantastici scorci panoramici. Questa parte del percorso presenta lunghi tratti corribili con le dovute attenzioni, non ci sono passaggi difficili ma i pendii che si attraversano a mezzacosta sono molto ripidi e il sentiero piuttosto stretto.

L’inizio del trail è in comune con l’itinerario qui descritto per il Corno Tremoncelli fino al bivio con il Sentiero dell’Asino (segnavia 2A) che si incontra sopra ai Laghi Seroti Inferioti. Si abbandona quindi il sentiero per il Corno Tremoncelli imboccando il Sentiero dell’Asino che risale dapprima le pendici meridionali del Corno dell’Omacciolo per poi affacciarsi sulla Val Grande. Ora il sentiero si mantiene sui 2400m di quota con parecchi saliscendi e risale verso nord tagliando i ripidi pendii erbosi dei soprastanti Monti Tremoncelli e Corni delle Valli. In prossimità di questi ultimi il sentiero risale ad una selletta su terreno ghiaioso e pietroni.  Si continua a mezzacosta su pascolo ghiaioso transitando sotto i Corni delle Valli e portandosi verso i Corni di Cevole. Si raggiunge quindi il crinale che scende appunto da questi ultimi e si continua ancora su terreno erboso fino ad incontrare una ripida discesa su terreno un po’ scivolo (specie dopo periodi di pioggia) che conduce alla conca sottostante. Poco più avanti si lasciano sulla propria destra i sentieri che scendono verso la Cappelletta Caret prima (sul fondo della Val Grande) e Malga Riguccio poi. Si continua ora su terreno più agevole, dapprima in falsopiano e poi in discesa più decisa fino al Bivacco Saverio Occhi 2047 m.

Da qui in poi si segue l’itinerario qui descritto per il Passo di Val Canè. In discesa, giunti sul fondo della Val Canè, si può scegliere se tornare come descritto nell’itinerario citato, oppure dal meno frequentato percorso che passa dall’agriturismo Cortebona, Case Vialazzo e Premia portandosi infine a Vione.

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Tris di Valli Camune: Val Bighera – Val Grande – Val Canè