Una salita poco conosciuta con pendenze da capogiro che da Santa Caterina Valfurva (1738 m) si inoltra nell’incantevole valle laterale dei Forni fino ai 2176 m del Rifugio Forni. Qui termina la strada ciclabile e si apre un mondo tra escursioni, ascensioni alpinistiche e scialpinistiche nella stagione invernale/primaverile. Siamo infatti ai piedi del Ghiacciaio dei Forni, il più grande ghiacciaio vallivo d’Italia. E’ dominato dalle famose 13 cime che vanno dal Tresero al Cevedale, nonché dall’imponente Gran Zebrù che si eleva fino a 3859 m.

Consigliabile una gravel o una bici da corsa con copertoni di sezione 28 mm minimo dato che il fondo stradale è in pessimo stato. I rapporti consigliati sono 34×28/32 o, per il monocorona, 40×42 (anche un 46 non guasta).

Per raggiungere Santa Caterina Valfurva si può salire da Bormio in 12.6 km di salita pedalabile con solo qualche strappo più impegnativo a doppia cifra. Noi proponiamo invece di raggiungere Santa Caterina scaldando (si fa per dire) la gamba sul mitico Passo Gavia (2618 m) da Ponte di Legno e scendendo poi sul versante valtellinese (qui trovate la descrizione della salita se ce ne fosse bisogno https://alpinebike.altervista.org/passo-gavia-2621-m-da-ponte-di-legno-e-passo-mortirolo-1852-m-da-grosio-01-06-2020/)

Giunti a Santa Caterina si abbandona la strada principale che scende a Bormio per deviare a destra (in bici è possibile anche passare dal centro storico) e imboccare la strada che si inoltra verso la valle dei Forni. I primi 1500 m  sono in blanda salita, si passa a fianco di un campeggio e si raggiunge la stazione di pagamento per i veicoli a motore. Qui la strada si impenna e si restringe, ci aspetta un chilometro e mezzo con pendenza media del 10.4% e punte del 20%. Si transita dalle località Capucc e Miravalle, qui la salita si addolcisce un po’ rimanendo sempre impegnativa. Si entra nel bosco e si tocca la località Molinelli, poco oltre ci aspettano due ripidissimi tornati. Si rifiata un pochino su una breve discesa per tornare a faticare sul muro che ci porta alla località Campec (2061 m). Qui sorge il rifugio Stella Alpina. Neanche il tempo di rifiatare che ci si ritrova ad ansimare sull’ultimo chilometro: pendenza media dell’11.5%, punte del 20%, un rettilineo infinito e due stretti tornanti. Questo è quello che dobbiamo superare per arrivare al termine della strada asfaltata. Si prosegue tra due roccioni per una breve discesa e poi si tiene la sinistra per affrontare gli ultimi 300 m che ci portano alla fine delle fatiche: Rifugio Forni, quota 2176 m.

Il ritorno avviene per il medesimo itinerario. Fare molta attenzione nella discesa dai Forni fino a Santa Caterina a causa delle elevate pendenze, curve cieche e fondo stradale in pessimo stato e di sovente sporco di ghiaia e di terra (stesse precauzioni nella successiva discesa dal Gavia verso Ponte di Legno).

Da Santa Caterina non “resta” che risalire al Gavia in 12.5 km con pendenza media del 6.5% e tratti al 15% (particolarmente impegnativo il tratto prima dei 4 km finali). Qui trovate la descrizione di questa salita https://alpinebike.altervista.org/dal-gavia-allo-stelvio-e-ritorno-13-07-2020-e-14-07-2020/

 Lunghezza: 93 km / Dislivello: 3077 m D+

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Rifugio Forni
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