Doppio Stelvio da Bormio e da Prato allo Stelvio. Per gli amanti del dislivello e delle salite epiche, vi proponiamo questa combinazione dandovi qualche consiglio su come affrontarla al meglio.

Partiamo con un po’ di numeri che danno un’idea delle difficoltà che si incontreranno nei due versanti:

da Bormio (1225 m)

  • lunghezza: 20.8 km
  • pendenza media: 7.2%
  • pendenza massima: 14%
  • dislivello: 1532 m
  • numero di tornanti: 36

da Prato allo Stelvio (916 m)

  • lunghezza: 24.7 km
  • pendenza media: 7.4%
  • pendenza massima: 14%
  • dislivello: 1842 m
  • numero di tornanti: 48

ll giro classico del doppio Stelvio prevede la salita da Bormio, la discesa via Umbrailpass, il tratto di raccordo fino a Prato allo Stelvio e la risalita finale. Noi non abbiamo potuto seguire questo itinerario poiché, alla data della nostra ripetizione, il Passo Umbrail era chiuso causa pericolo caduta massi. Scalato quindi lo Stelvio da Bormio, siamo scesi direttamente a Prato allo Stelvio per poi risalire dalla stessa strada. Anche questa alternativa è altrettanto valida: si risparmia qualche chilometro sul fondovalle altoatesino ma il dislivello rimane simile.

Entrambi i versanti dello Stelvio non hanno bisogno di presentazioni, dato che sono così famosi da poter trovare descrizioni dettagliate delle salite. Pertanto noi ci concentriamo sul darvi qualche consiglio che possa permettervi di affrontare così tanti chilometri di salita senza arrivare allo stremo delle forze (premesso che la gamba e l’allenamento di base devono essere adeguati).

Scegliete bene il periodo

Il Passo dello Stelvio è talmente famoso che durante il periodo di apertura richiama migliaia di visitatori e sportivi. Il periodo di apertura va generalmente da inizio giugno a fine settembre. Il periodo migliore è quello di inizio o fine stagione durante i giorni settimanali. In questo modo il traffico di auto e moto è più sopportabile.  Potendo scegliere, meglio giugno di settembre, dato che questo mese è preso d’assalto da orde di stranieri (tedeschi ed olandesi in primis). Il traffico di autoveicoli e moto può essere particolarmente fastidioso sul lato altoatesino nella sezione dei tanti tornanti finali. Qui, in caso di traffico intenso, si rischiano incroci tra mezzi di trasporto che possono costringerci a mettere il piede a terra, dato che la strada e i tornanti non sono molto larghi. Di contro, la parte iniziale di salita da Prato allo Stelvio presenta un lungo tratto servito da una splendida pista ciclabile, del tutto separata dalla sede stradale. Essa vi permetterà di godervi in tranquillità l’ascesa di questo primo tratto, caratterizzato da pendenze ancora piuttosto blande.

 

Portate un abbigliamento adeguato

Lo Stelvio raggiunge la considerevole quota di 2758 metri. Qui le temperature possono essere spesso ben al di sotto dei 10°C, se non addirittura inferiori a 0°C in particolari condizioni. Il nostro consiglio è quello di verificare la quota dello zero termico: se è sotto i 4000 m, è bene portare con sé un giubbino un po’ più pesante per affrontare la discesa, oltre al classico antivento. Anche un buon paio di guanti a dita lunghe e un sotto-casco possono tornare utili.

Verificate bene anche la stabilità del tempo e la presenza o meno di vento forte.

Fornitevi di scorte adeguate di acqua e di cibo

Dato che la risalita da entrambi i versanti fino al Passo è particolarmente lunga, sarà molto importante non esaurire le scorte idriche e alimentari. Fate in modo da avere almeno un’intera borraccia piena all’inizio di ognuna delle due salite, possibilmente di capienza superiore ai 500 ml, oppure dotatevi di due borracce. L’ideale è aggiungere all’acqua una bevanda isotonica, che vi fornirà anche i sali minerali e una quota di carboidrati che, inevitabilmente, consumerete durante la pedalata. Non aspettate di avere sete prima di bere, perché sarà già troppo tardi e il rischio disidratazione sarà dietro l’angolo. La disidratazione non solo porta ad un calo della performance ma è anche molto pericolosa per la salute: in casi estremi si può morire! Non fatevi nemmeno ingannare dalla temperatura esterna nel caso questa fosse particolarmente bassa: durante attività a medio-alta intensità come una pedalata in salita, si perdono fluidi anche tramite la semplice traspirazione o attraverso la respirazione aumentata. Bevete, dunque, anche in questi casi, nonostante magari non vi venga particolarmente voglia di farlo.

Quanto alle scorte di cibo, possono tornare molto utili i classici alimenti sportivi come i gel energetici o le barrette energetiche: essi vi permetteranno di evitare la comparsa di una stanchezza precoce e di reintegrare i carboidrati utilizzati preferenzialmente dal vostro corpo come carburante per sostenere lo sforzo fisico. Questi sono alimenti facilmente digeribili e trasportabili. Occhio a bere sempre dell’acqua quando utilizzate gel energetici isotonici, onde evitare problematiche intestinali. Provate sempre prima tutti gli alimenti sportivi durante pedalate meno impegnative, in modo da essere sicuri che non vi causino problemi digestivi: per quanto formulati in modo da essere assimilati facilmente e rapidamente dal corpo, c’è sempre un certo livello di soggettività e alcune marche di integratori sportivi potrebbero dare fastidio a qualcuno.

Rapporti agili

I chilometri di salita sono davvero tanti, pertanto vi suggeriamo di salire sempre con una certa agilità, diciamo un paio di denti in più rispetto a quanto siamo abituati su pendenze del genere. Alla lunga le nostre gambe ci saranno riconoscenti ed anche la nostra schiena. Quest’ultima infatti nella sua parte lombare è messa a dura prova. Consigliamo anche di cambiare posizione con regolarità, alternando il tipo di presa sul manubrio e alzandoci di tanto in tanto sui pedali. I tornanti, poi, offrono un buon punto per tirare il fiato e sgranchire un po’ la schiena alleggerendo la pedalata.

Godetevela!

La fatica sarà tanta, ma non capita tutti i giorni di pedalare su salite cariche di fascino e storia. Pertanto cercate di godervi ogni singolo tratto del percorso ammirando anche le montagne circostanti. In particolare sul versante altoatesino si avrà la possibilità di lustrarsi gli occhi guardando il mitico Ortles con i suoi imponenti (anche se sempre più sofferenti) ghiacciai.

Prudenza

Affrontate le discese sempre con molta cautela e mettetevi il cuore in pace: dovrete accodarvi a molti veicoli più lenti di voi. Portate pazienza e non tentate sorpassi azzardati, considerando che la strada è spesso stretta. Fermatevi, piuttosto, a scattare qualche bella fotografia come ricordo!

Concedetevi un weekend a Bormio

Se avete tempo, concedetevi un soggiorno a Bormio, come abbiamo fatto noi, così da poter pedalare su altre belle salite della zona. Un esempio è quella che porta ai Laghi di Cancano, recentemente asfaltata fino ai laghi, oppure la salita che porta a Bormio 2000 o, ancora, il vicino Passo Gavia, che ha poco da invidiare al più blasonato Stelvio sia in termini di bellezza che di difficoltà ciclistica!

Tra l’altro, a Bormio avete l’imbarazzo della scelta in termini di hotel, visto che ne esistono parecchi dedicati proprio a noi ciclisti (i famosi bike hotel)!


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