Partenza: Fucine di Ossana (TN) 975 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 968 m / 2890 m

Dislivello: 2200 m

Sviluppo: 33 km

Esposizione: prevalentemente sud

Periodo suggerito: da fine giugno a inizio ottobre

Durata indicativa: 7 ore

 

La Cima Vegaia è più nota per lo scialpinismo, con la sua bella salita dal versante Malga Pozze, opposto a quello che descriveremo noi. Offre comunque anche una salita escursionistica di grande soddisfazione e permette di ammirare dalla sua vetta un panorama a 360 gradi sul Ghiacciaio dei Forni e Careser, la Val di Rabbi e le cime della Val d’Ultimo, le Dolomiti di Brenta, la Val di Sole e la Val di Peio (con il Lago Palù) e il gruppo dell’Adamello-Presanella.

Si può parcheggiare a Fucine di Ossana (TN), nei pressi del benzinaio che si trova sulla SS42 (Eni Station). Lasciata l’auto, ci si avvia verso l’incrocio che separa la Val di Sole e la Val di Peio e, attraversata la strada sulle strisce pedonali, si imbocca subito l’erbosa forestale che sale verso la Val di Peio (a destra della strada asfaltata che porta in questa valle). Questa forestale conduce alla bella frazione Strombiano e poi al paesino Celentino, da cui si imbocca la ripida forestale per Malga Campo, che taglia i tornanti della strada sterrata percorsa dalle auto e dalle bici. Dopo circa 1h45’ dall’auto si giunge a Malga Campo (1979 m): da qui si ripasserà dopo essere saliti a Cima Vegaia per proseguire il giro ad anello.

Si imbocca, quindi, il sentiero 132 per il Baito del Cadinel e Passo del Cadinel, che, per la prima parte, è lo stesso che porta su Cima Vegaia. Dopo una prima parte in salita leggera e dopo aver affrontato un breve traverso erboso con attraversamento di ruscello, il sentierino inizia a salire deciso e piuttosto incassato tra le montagne, fino a superare la prima balza più rocciosa. A questo punto, la vegetazione si dirada un po’, il paesaggio si apre e il sentiero prosegue su bei prati, superando una seconda e breve balza e giungendo sullo splendido pianoro erboso dove sorgono il Baito del Cadinel (2410 m) e l’omonimo laghetto.

Si percorre per intero il pianoro erboso, in direzione Passo del Cadinel, per poi imboccare la traccia sulla destra faccia a monte, diretta a Cima Vegaia. Attenzione, qui, a non tagliare prematuramente verso destra: bisogna giungere fino al cartello indicatore per Cima Vegaia e poi piegare a destra sulla traccia di sentiero, in verità non troppo marcata ma segnata con vecchi bolli rossi.

La traccia percorre dapprima un traverso che conduce al canalino da cui si sale poi con ripidi tornantini, fino a giungere alla sella a 2620 m che separa le due cime con la croce: a destra faccia a monte si trova la Cima Vegaia piccola (2641 m), mentre a sinistra la Cima Vegaia grande (2890 m), meta di questo itinerario. Da qui i vecchi bolli indicatori spariscono e bisogna fare affidamento soltanto sugli ometti di pietra, cercando di risalire mantenendosi sul crinale che porta alla vetta. Si giunge così a Cima Vegaia dopo circa 1 km di sviluppo dalla sella e circa 250 m di dislivello: l’arrivo in vetta non presenta particolari difficoltà escursionistiche.

Dalla panoramicissima vetta, dopo una doverosa sosta per ammirare e fotografare le montagne e le vallate circostanti, si scende nuovamente a Malga Campo seguendo lo stesso itinerario di salita. È possibile, dopo aver percorso a ritroso l’itinerario di salita fino a quota 2780 m, scendere per prati alla propria sinistra rimanendo su un costone erboso che conduce fino a Malga Monte (soluzione da noi non verificata), riducendo così notevolmente lo sviluppo. Questa corrisponde anche alla traccia scialpinistica.

Da Malga Campo si imbocca il sentiero che procede in leggera salita in direzione SE, seguendo le indicazioni per “Giro delle Malghe”; dopo vari saliscendi nel bosco, si arriva al Laghetto di Celentino (ormai ridotto ad uno stagno!) e, da qui, in breve e sempre su bello e facile sentiero, si giunge a Malga Monte, a circa 2140 m. Volendo accorciare l’itinerario, si può scendere da qui direttamente a Cusiano. Seguendo la forestale in falsopiano, si arriva poco sotto la vicina Malga Pozze che, però, non viene raggiunta. Si imbocca, invece, la forestale che procede in discesa, in direzione Malga Stabli. Dopo 5 tornanti su questa bella forestale nel bosco, ci si ricollega con la strada percorsa dalle auto poco sotto Malga Stabli: a questo punto, si scende verso Ortisé percorrendo un breve tratto della strada asfaltata e poi tagliando quest’ultima con un largo sentiero nel bosco. Da Ortisé si scende ancora con la strada asfaltata raggiungendo le frazioni Castello e Termenago: quest’ultima si può raggiungere con un breve sentierino che evita la strada e che porta poco sotto il centro storico, da cui si deve risalire brevemente fino al tornante della strada asfaltata dove inizia il sentiero per Cusiano. Si imbocca, quindi, il piccolo sentiero che, in circa 2 km, scende sul fondovalle, chiudendo questo splendido anello all’altezza del bivio tra la Val di Sole e la Val di Peio. Da qui, con un ultimo sforzo e gli ultimi 600 m di sviluppo, si ritorna infine all’auto.

 

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Cima Vegaia (2890 m) e anello delle Malghe – 05/07/2022
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