Partenza: Stadolina (BS) 1030 m

Difficoltà: EE

Altitudine massima: 2619 m

Dislivello: 1700 m

Sviluppo: 31.5 km

Durata indicativa: 6 ore circa

Esposizione: prevalentemente nord

Periodo suggerito: fine giugno – inizio ottobre, ad inizio stagione il tratto di sentiero pianeggiante che porta dal Rif. Petitpierre alla Conca di Pozzuolo può essere interrotto da resti di valanga pericolosi da superare, in quanto il sentiero è piuttosto esposto.

Un trail panoramico in ambiente selvaggio, dominato dalla splendida parete nord della Cima Salimmo, che ricalca in parte l’itinerario già descritto qui e una frazione del percorso da 170 km dell’Adamello Ultra Trail

Noi siamo partiti da casa a Stadolina, percorrendo la ciclovia dell’Oglio in direzione Ponte di Legno. Dopo aver superato la partenza della cabinovia per il Passo del Tonale, si abbandona la ciclovia dopo quasi 1 km e si imbocca, sulla destra, il Sentiero dei Saltatori che conduce a Valbione. Questo sentiero deve il suo nome al trampolino per il salto con gli sci che attraversa dopo il quarto tornante. Una volta superato il trampolino, il sentiero si impenna e diventa un vero e proprio “vertical”, fino a raggiungere la quota 1510 m, dove finalmente si può rifiatare su comoda sterrata pianeggiante fino al laghetto di Valbione. 

Da Valbione (1517 m) si lascia il bel laghetto alla propria destra e si imbocca una comoda forestale per raggiungere il Rifugio Petitpierre (1920 m): noi seguiremo la forestale solo fino al secondo tornante, dove la abbandoneremo per risalire la pista da sci, risparmiando tempo e distanza. In alternativa, se si desidera proseguire sulla forestale, si raggiungerà ugualmente il Rifugio Petitpierre con salita più blanda di 4.3 km e cinque tornanti. Dalla stazione di arrivo della seggiovia del Corno d’Aola ove sorge il rifugio si sale un poco lungo la pista per poi imboccare a destra una mulattiera semi-pianeggiante (segnavia 40-41). Questo itinerario costituisce anche un sentiero tematico del Parco dell’Adamello sulla “Grande Guerra”, perciò si incontrano alcuni cartelli illustrativi. Con questa comoda e panoramica stradicciola si giunge alla Conca di Pozzuolo (2020 m) in circa 20 minuti. Appena giunti nella conca, si lascia a sinistra il segnavia 40 che procede dritto verso la Bocchetta di Buoi e si attraversa subito il torrente sui sassi portandosi sul segnavia 41. Esso, dopo una prima parte pianeggiante, si inerpica con innumerevoli tornanti sul ripido fianco erboso e sassoso del Corno Marcio. Dopo circa 1h30min si perviene alla panoramica Bocchetta di Casola a quota 2397m, stretto intaglio tra scure rocce dall’interessante geologia. La Bocchetta sorge tra il Monte Castablo e il Corno Marcio. 

Poco prima di raggiungere la Bocchetta, si stacca sulla sinistra una traccia di sentiero non segnato per il Monte Castablo. La traccia si mantiene inizialmente presso il filo di cresta sul lato che dà verso la Conca di Pozzuolo, fino a portarsi poco al di sotto di una prima elevazione. Quest’ultima può essere aggirata o sulla destra; in alternativa, risulta più comodo risalirla direttamente su terreno erboso. Da questa prima elevazione si prosegue in piano sul lato opposto della cresta (lato Temù) aggirando, sempre su questo lato, un’ulteriore elevazione. Al termine di questo traverso, si risale un ripido canalino ghiaioso (tratto molto scivoloso, prestare attenzione) che porta su un tratto più pianeggiante ed erboso. Si prosegue facilmente fin sotto alle rocce sommitali che si risalgono sul lato destro tra roccette ed erba. Prestare attenzione in caso di nebbia o scarsa visibilità poiché l’itinerario non è intuitivo. La discesa dal Monte Castablo alla Bocchetta di Casola avviene tramite la stessa via di salita.

Il percorso di ritorno si svolge sull’opposto versante della Bocchetta di Casola; inizialmente il sentierino n°41 scende con ripidi tornanti su tratti un poco esposti per portarsi sul fianco occidentale del Dosso delle Pertiche. Qui il sentiero si fa più agevole e con altri tornanti nel bosco si giunge al Rifugio Maralsina (1735 m). 

Da qui si imbocca il sentiero sulla sinistra faccia a valle, seguendo le indicazioni per l’area picnic di Casola: dopo una prima rampa in salita, al bivio si tiene la sinistra e si segue per Santa Giulia / Temù. Con un bel sentierino nel bosco, in breve si giunge all’arrivo degli impianti da sci di Santa Giulia e poi si scende all’omonima chiesetta e area picnic tra splendidi larici, a quota 1700 m.

La discesa prosegue ora su ripida sterrata, superando le belle baite di Mezzullo ed inoltrandosi poi nel bosco di abeti in direzione Pontagna. A quota 1400 m si taglia la pista nera di Temù e si prosegue sulla sterrata, che, ormai in valle, si ricongiunge con la traccia della Val Varisola e, in breve, girando a sinistra, porta a Temù. Si fa così rientro a Stadolina in circa 3 km ripercorrendo la Via Val d’Avio.

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Monte Castablo e anello della Bocchetta di Casola – 03/07/2022