Castell’Arquato è un bellissimo borgo medioevale arroccato nell’Appennino piacentino, lungo la Val d’Arda. Il giro è breve e molto panoramico, permettendo di ammirare i rilassanti paesaggi collinari. Il percorso si estende sui due crinali orografici della valle, quello di Vernasca e quello di Morfasso, su strade con traffico decisamente scarso ma con asfalto in cattive condizioni.

Si inizia subito a salire in direzione Bacedasco Alta, con una salita lunga circa 3 km a pendenza abbastanza costante intorno al 6%.  Si scende poi a Bacedasco Bassa, rimanendo sulla strada principale, che per qualche km rimane abbastanza scorrevole e pianeggiante. Si sale poi sul bel crinale di Vernasca in direzione di Bore e del Passo del Pellizzone che, però, non viene raggiunto poiché si devia prima per Morfasso. Si pedala dapprima sulla tranquilla SP359, poi la si lascia poco dopo Pianazzo e si imbocca la ancor più tranquilla SP15 fino a Morfasso. Quest’ultima strada, in blanda discesa per circa 12 km, presenta un fondo decisamente sconnesso, in pessimo stato, da percorrere con molta attenzione a velocità ridotta. Da Morfasso inizia il rientro sul versante opposto, in direzione di Lugagnano. Anche in questo caso, la strada che da Morfasso conduce al paese I Rabbini è in cattivo stato, specialmente la parte iniziale.

È questo forse il tratto paesaggisticamente più piacevole, soprattutto nel tratto boschivo del monte Zuccarello che sovrasta il lago artificiale di Mignano. Una serie di stretti tornanti in discesa riporta verso Lugagnano e Castell’Arquato, anche in questo caso con pessimo asfalto e ghiaia sulla carreggiata.

I chilometri percorsi sono circa 76, con 1250 metri di dislivello. Un giro molto bello ma decisamente più godibile se affrontato in sella ad una bici gravel, visto lo stato delle strade!

Se volete rifocillarvi dopo questa pedalata, vi consigliamo la Locanda del Verro in centro a Castell’Arquato, un posto di altri tempi con tanti piatti tipici e personale molto gentile.

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Castell’Arquato Ring – 24/02/2020
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