Partenza: Stadolina (BS) 1030 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 1010 m / 2804 m

Dislivello: 1700 m

Sviluppo: 27 km

Esposizione: prevalentemente Nord

Periodo suggerito: da luglio a settembre

Durata indicativa: 7-8 ore

 

Da Stadolina si imbocca la strada bassa che conduce a Vezza d’Oglio, in Via del Piano, poi si prende la strada asfaltata che, in 4.5 km e circa 500 m di dislivello, conduce al Rifugio alla Cascata, punto di partenza abituale per tanti escursionisti che giungono qui in auto (circa 1h da Vezza). Seguendo i primi cartelli del sentiero CAI 21, si sale nel bosco di abeti e poi attraverso il fitto cespuglieto, fino ad imboccare un ripido canalone sassoso percorso da un piccolo torrente. Dopo aver risalito questo primo canale, se ne imbocca un altro (prestare attenzione al precipizio sulla destra). Una volta superato lo scosceso greto del torrente, si sbuca in un pianoro artificiale, dove sono presenti alcuni elementi dell’impianto idroelettrico che porta l’acqua a Edolo. Ci si lascia la galleria sulla destra e si risale sulla sinistra l’ultimo tratto in salita che, in breve, conduce al rifugio Aviolo (1920 m, circa 1h dal Rifugio alla Cascata).

Dal Rifugio Aviolo si prende, appena prima di toccare le sponde dell’omonimo lago, si sale a sinistra seguendo le frecce segnaletiche del sentiero CAI n. 1 (Alta Via dell’Adamello), ex sentiero CAI 35. Il sentiero, dopo un primo tratto ripido, si sposta verso sud mantenendosi piuttosto pianeggiante, per poi rimontare il vallone morenico detto “La Valletta”. Usciti dal rado bosco e dal cespuglieto, si affronta quindi la salita del primo ripido gradino vallivo. Superato il primo gradino, si incontra un tratto con pendenza più blanda per poi salire in maniera decisa sul secondo gradone, che dà l’illusione di essere arrivati al Passo. Per raggiungere quest’ultimo bisogna, invece, superare un ultimo pendio su grossi massi seguendo con attenzione la segnaletica (ad inizio estate è possibile trovare questo tratto ancora innevato). Raggiunto il passo a quota 2804 m, ci si affaccia sulla Val d’Avio: si affronta un primo tratto di discesa su terreno ghiaioso, per poi iniziare un lungo traverso verso sinistra faccia a valle su grossi sassoni. Terminato questo tratto, si giunge in un punto più piacevole tra prati e rocce e la discesa prosegue in maniera più blanda percorrendo un gradone ricco d’acqua. Al suo termine, si imbocca un canaletto erboso dove, più in basso, compaiono i primi maestosi larici e pini cembri. Questo tratto si fa sempre più ripido e poco agevole in quanto passa tra fitta vegetazione ed erba spesso scivolosa per poi raggiungere il sottostante Lago Benedetto. Dal Lago Benedetto si scende costeggiando la strada a fianco del Lago d’Avio, per poi imboccare la ripida strada dell’Enel, detta Segosta, che porta a Malga Caldea. Da qui si scende a Temù con la carrozzabile e si fa rientro a Stadolina seguendo la strada bassa (Via Val d’Avio).

 

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Passo delle Gole Larghe (2804 m) tra Val Paghera e Val d’Avio – 29/07/2021