Località partenza: rifugio Bazena 1804 m presso il Passo Crocedomini, raggiungibile in stagione invernale da Breno. In condizioni di forte innevamento, spesso la strada è mantenuta pulita solo fino al paese di Campolaro 1442 m. Verificare l’apertura della strada.

Quota massima: Cima Laione 2763 m

Difficoltà: MS+

Dislivello salita: 1400 m

Sviluppo: 20 km

Tempo: 5 ore 30 min

Periodo consigliato: Dicembre – Marzo

Esposizione: sud-ovest

Dal parcheggio posto di fronte al Rifugio Bazena, si segue la stradina che si inoltra nella valle in direzione nord-est, portandosi nei pressi della Malga di Val Fredda 2081 m. Da qui parte l’itinerario per un’altra bella salita, il Monte Frerone. Non puntare alla malga ma continuare a seguire il sentiero estivo che conduce alla sella posta tra il Monte Cadino e il Monte Mattoni, denominata Passo delle Capre. Da questa sella si vede bene la restante parte dell’itinerario, caratterizzata da un lungo sviluppo.

Tolte le pelli, si perdono circa 150 m di quota per sciare i bei pendii che ci depositano nella Valle di Cadino. Si deve puntare alla sottostante baita Casinetto dei Dossi a quota 2058 m. Da qui, o poco oltre, si rimettono le pelli per compiere un lungo traverso in falsopiano in direzione nord-est che ci conduce al Lago Nero di Cadino 2084 m. Dal lago si sale verso destra, affrontando due ripide balze proprio sotto i pendii delle Creste di Laione per guadagnare il Passo della Vacca 2359 m. Al passo non si può fare a meno di notare un monolite che ricorda proprio una vacca e che dà il nome a questo valico.

Dal passo si perde un po’ di quota andando verso destra e portandosi poco sotto al Rifugio Tita Secchi. Lo si raggiunge e si prosegue oltre, costeggiando alti il Lago della Vacca. Al suo termine si imbocca un ombroso valloncello che si risale con qualche ripida inversione. Giunti sul pianoro soprastante, si punta alla cresta sud-ovest del Laione andando verso sinistra. Raggiunta la cresta, la si segue facilmente sci ai piedi fino alla panoramica vetta con la caratteristica madonnina.

Per la discesa è consigliabile scendere direttamente il bel pendio sotto la vetta, che ci deposita sul pianoro sottostante. Ora non scendere dalla traccia di salita ma puntare direttamente al Lago della Vacca. Lo si raggiunge e lo si attraversa. Al suo termine è necessario togliere gli sci e risalire a piedi lo sbarramento del lago (se la neve lo permette non conviene rimettere le pelli dato che il tratto da percorrere è breve). Ora si prosegue la discesa stando grossomodo sulla via di salita fino al Lago Nero di Cadino. Qui è necessario rimettere le pelli per ripercorrere il lungo traverso fatto all’andata e risalire infine al Passo delle Capre. Dalla sella abbassarsi senza togliere le pelli per portarsi sotto al Dosso Tibaldi. È consigliabile risalirlo con poche ripide inversioni. Dalla sua sommità, si scende l’opposto versante su ripido pendio e successivo canale che riporta sulla traccia di salita percorsa all’andata. Da qui si rientra brevemente al parcheggio.

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Cima Laione (2763 m) dal Rifugio Bazena
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