Località partenza: Campo Franscia (1970 m) 

Quota massima: Pizzo Scalino (3323 m)

Difficoltà: BSA PD+ / S3

Dislivello salita: 1300 m da 

Sviluppo: 14 km

Tempo: 4 ore 

Periodo consigliato: Marzo – Maggio

Esposizione: Nord-Ovest

Attrezzatura: Normale da scialpinismo, piccozza e ramponi per la cresta finale. Attrezzattura da ghiacciaio ad inizio e fine stagione

Classico itinerario della valle, molto frequentato e remunerativo, ad eccezione della parte iniziale offre pendenze ideali per lo sci sul pendio del Cornetto e sul ghiacciaio molto ampio e regolare. La cresta finale alpinistica da percorrere con picca e ramponi  non è particolarmente impegnativa ma da percorrere con attenzione. In salita il pendio che porta al Cornetto e quello che deposita sul ghiacciaio richiedono una buona tecnica. Spesso utili i rampanti.

Con l’auto si sale da Campo Franscia verso Campo Moro e si parcheggia appena dopo la seconda galleria. Qui è presente un comodo slargo in corrispondenza del quale parte l’itinerario dello Scalino. Si prende quindi la stradina che parte di fronte al parcheggio seguendo le indicazioni per l’Alpe Campagneda / Cà Runcash. La stradina supera una prima fascia di bosco per poi raggiungere gli alpeggi di Campascio e Campagneda posti a 2145 m. Si prosegue sempre su pendenze lievi fino ad un pianoro che ospita un lago a quota 2276 m. Lasciatolo alla sinistra, si raggiungono i ripidi pendii posti sotto al Cornetto. Li si risale stando a sinistra di una fascia rocciosa. Prestare attenzione in caso di nevicate recenti o neve ventata.  Nella parte superiore del pendio ci si tiene sulla sinistra seguendo un poco accentuato canale. Superato questo tratto dalle pendenze sostenute si imbocca una valletta che, con direzione SSE, permette di arrivare sul ghiacciaio (crepacci ad inizio e fine stagione). Si risale il ghiacciaio ampio e regolare puntando, con direzione SW, ad una selletta posta sulla cresta SE dello Scalino. Spesso è necessario togliere gli sci e fare a piedi gli ultimi ripidissimi metri che portano alla sella. Valutare in base alle condizioni se portare gli sci fino alla sella o lasciarli poco sotto.  Ora, con ramponi e piccozza,  si risale la nevosa cresta spartiacque. Quando questa si fa più impegnativa, si devia verso sinistra faccia a monte e si risalgono facili roccette (in caso di abbondante innevamento non si tocca mai roccia) fino a sbucare sulla cupola sommitale a pochi metri dalla vetta dominata da una grande croce metallica.

DISCESA: per l’itinerario di salita.

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Pizzo Scalino (3323 m) dall’Alpe Campagneda
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