Le bici elettriche sono oramai una realtà consolidata e dal mondo MTB hanno iniziato a diffondersi anche nel settore stradale e gravel.  Lo storico marchio italiano torinese di 3T, nato per la produzione di componentistica ed in particolare di manubri, ha da tempo ampliato la propria offerta, proponendo anche bici da corsa e gravel. Il modello RaceMax è la versione più aggressiva, veloce ed aerodinamica del settore gravel di 3T. Da qui nasce la versione elettrica che riesce a mantenere inalterata la geometria del telaio pur andando ad inserire il sistema Mahle con batteria da 236 Wh e il motore nel mozzo posteriore che spinge con 55 Nm. Il tutto con un incremento di soli 3 kg rispetto al modello privo di assistenza elettrica. Scopriamo tutti i segreti di questa 3T Exploro RaceMax Boost, messaci a disposizione dallo store Bike Your Side (che ha sede a Monza ma consegna bici 3T e di tanti altri brand ovunque voi siate http://www.bikeyourside.com) nella nostra recensione.

3T Exploro Racemax Boost

Bike Your Side è uno store online nato a fine 2021, che è diventato concessionario ufficiale di ben 10 brand (Focus, Santa Cruz, GT, Wilier, 3T, Ghost, Bergamont, Kalkhoff, Lee Cougan e Riese & Müller) e nel giro di un anno e mezzo ha reso felici oltre 600 ciclisti e cicliste che su www.bikeyourside.com hanno trovato la bici dei loro sogni, nuova o usata che fosse. Con consulenti esperti a disposizione e spedizioni in tutta Europa, il sito di e-commerce di bici da corsa, mtb, e-mtb, gravel e accessori si sta affermando come un punto di riferimento nel mercato delle due ruote. E dal 1° settembre 2023 ha aperto anche il negozio fisico in centro Monza.

Geometrie e allestimento

La versione che ho avuto in test è la RACEMAX BOOST FORCE D1 AXS 1X12 DISCUS 45/40 in taglia 56.

3T Exploro Racemax Boost
  • Telaio: 3T Exploro RaceMax BOOST
  • Motore: Mahle X20
  • Batteria: Mahle iX250 (236Wh) nascosta nel tubo obliquo e non rimovibile. Batteria opzionale da 172 Wh disponibile
  • Materiale del telaio: fibra di carbonio pre-peg unidirezionale ad alto modulo/resistenza
  • Forcella: Fango RaceMax
  • Serie sterzo: 3T MinMax IS42/28.6 + IS 47/38
  • Perni passanti: 100×12 anteriore – 142×12 (specifico per il sistema Mahle X20) posteriore
  • Manubrio: 3T Superergo LTD (42cm per la taglia 56)
  • Attacco manubrio: 3T Apto Stealth da 100mm per la taglia 56
  • Gruppo: Sram Force AXS 1X12
  • Guarnitura: Sram Force AXS ,38T Narrow QFactor con pedivella da 170mm per la taglia 56
  • Cassetta: 12-speed Rival AXS 10-36T
  • Ruote: 3T Discus 45 | 40 LTD in carbonio con canale interno da 29mm, altezza 45mm, tubeless ready
  • Coperture: Pirelli Cinturato Gravel M con sezione da 35mm
  • Reggisella: 3T Exploro 
  • Sella: Selle Italia Model X Superflow
  • Peso rilevato compresi pedali: 12 kg
3T Exploro Racemax Boost

Secondo la filosofia di progetto di 3T, il design di una bici inizia dagli pneumatici. 3T fa riferimento a due misure dello pneumatico: RAM, cioè il raggio misurato, e WAM, che indica la larghezza misurata. Attorno a queste misure reali che dipendono dal tipo di pneumatico, dal tipo di cerchio utilizzato e dalla pressione di gonfiaggio, gli ingegneri di 3T hanno progettato il telaio della RaceMax con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza aerodinamica. Il risultato è un telaio dalle forme ricercate, in particolare nel tubo obliquo. Esso favorisce l’evacuazione del flusso d’aria creato dalla ruota anteriore con una doppia sezione da 46mm, che si allarga poi a 75mm per offrire protezione alla borraccia, in modo che non crei resistenza aerodinamica. 

 

3T Exploro Racemax Boost

Il tubo verticale ha una forma arcuata che segue il profilo della ruota posteriore, soluzione che minimizza le turbolenze d’aria. 

3T Exploro Racemax Boost

I foderi verticali sono ribassati e permettono di alloggiare pneumatici di sezione fino a ben 61mm.

3T Exploro RaceMax Boost

I foderi orizzontali presentano una geometria con una forma arcuata che si abbassa prima di collegarsi al movimento centrale aumentandone la rigidità. Inoltre la loro lunghezza è stata mantenuta ridotta in modo da rendere il telaio più rigido e scattante.

3T Exploro RaceMax Boost

Anche la lunghezza della forcella è ridotta per una bici gravel: grazie alla parte superiore molto sottile, la sua lunghezza è stata accorciata di 25mm a favore di un incremento di rigidità e riduzione del peso.

3T Exploro RaceMax Boost

Il gruppo montato su questa 3T RaceMax Boost è il collaudato SRAM Force AXS monocorona con guarnitura da 38 denti e pacco pignoni 11-36.

Le ruote sono sempre di casa 3T: le Discus in carbonio con profilo da 45mm e larghezza interna del canale di 29mm. Il setup che ho testato era in versione tubeless con coperture Pirelli Cinturato M con sezione da 35mm.

3T Exploro RaceMax Boost

Il manubrio è sempre di casa 3T, anch’esso in carbonio. Si tratta del modello SuperErgo LTD con flare di 6°.

3T Exploro RaceMax Boost

L’assistenza elettrica è fornita dal sistema Mahle X20, che prevede una batteria da 236 Wh e un motore nel mozzo posteriore che fornisce una coppia di 55 Nm. Tutto il sistema ha un peso di soli 3 kg.

3T Exploro RaceMax Boost

Il sistema viene azionato tramite un unico pulsante posto sul tubo orizzontale. Esistono quattro modalità di funzionamento: muscolare, minimo, medio e massimo. I livelli di assistenza della pedalata possono essere modificati tramite l’apposita app MySmartBike. Il sistema Mahle comunica via BT e ANT+ ed è possibile collegare il sistema al ciclocomputer Garmin in modo da avere i parametri di potenza e rpm. L’app permette anche di registrare i dati GPS e monitorare lo stato di carica del sistema.

3T Exploro RaceMax Boost

La carica avviene tramite porta posta sopra al movimento centrale e protetta da cover in gomma con grado di protezione IP67.

3T Exploro RaceMax Boost

La prova sul campo

3T Exploro RaceMax Boost

Il test si è svolto nel periodo tra dicembre 2023 e gennaio 2024 in cui ho pedalato su questa 3T RaceMax Boost per circa 800 km con un dislivello complessivo pari a circa 13000 m. I percorsi affrontati sono stati caratterizzati da tratti su strade asfaltate, strade bianche sterrate e qualche tratturo con terreno più sconnesso. Le condizioni incontrate sono state varie, da sterrati asciutti e polverosi nella fase iniziale del test fino a percorsi con molto fango durante il periodo finale.

Ho iniziato a pedalare su questa bici utilizzandola in modalità muscolare, pertanto con il sistema Mahle X20 acceso ma senza la fornitura di assistenza elettrica. Collegato al Garmin Edge 1030 Plus, ho avuto a disposizione i dati relativi alla potenza e al numero di pedalate (non sono disponibili i dati relativi alle dinamiche di pedalata). Fin da subito mi ha piacevolmente stupito la facilità di pedalata anche in modalità muscolare. I 3 kg aggiuntivi dovuti a motore e batteria permettono a questa gravel di essere spinta anche dalle sole proprie gambe senza un eccessivo affaticamento ed anche su percorsi lunghi ed impegnativi. Si paga solo un po’ la prontezza dei rilanci a causa dell’inerzia della massa rotante concentrata nel mozzo posteriore per via del motore elettrico. Grazie a questa massa concentrata, però, la bici risulta molto stabile e mantiene alla perfezione la traiettoria impostata anche su terreni sconnessi. Lo svantaggio è una minore reattività nella risposta ai cambi di direzione. Inoltre, proprio grazie al motore nel mozzo, quando non si utilizza l’assistenza elettrica non si ha alcuna resistenza aggiuntiva da vincere con le proprie gambe, cosa che invece accade nel caso di bici elettriche con motore centrale.

In termini di posizionamento sulla bici, ho riscontrato che l’attacco manubrio proposto per la taglia 56 pari a 100mm risulta un po’ corto per chi come me ha braccia piuttosto lunghe. Avrei preferito una lunghezza di 110-115 mm in modo da avere una posizione un po’ meno raccolta. A parte questo, la geometria è molto comoda e permette di mantenere a lungo la posizione seduta su salite ripide senza affaticare la schiena. Quando ci si alza sui pedali capita invece di andare a toccare con il ginocchio il cavo che va ad inserirsi nel tubo orizzontale. Ciò non crea grossi problemi ma può alla lunga dare un po’ fastidio. Un bello sviluppo potrebbe essere l’integrazione totale dei cavi nel telaio.

3T Exploro Racemax Boost

Il gruppo RAM Force D1 AXS con cui è montata questa bici non ha bisogno di presentazioni. Si è sempre ben comportato anche nelle cambiate sotto sforzo. La frenata è potente, modulabile e silenziosa. La rapportatura presente (38 denti all’anteriore e pacco pignoni 10-36 al posteriore) richiede una gamba ben allenata se si vogliono affrontare salite ripide senza l’assistenza elettrica.

Passiamo ora alla bici in modalità elettrica. Il sistema Mahle X20 viene azionato tramite un unico pulsante posto sul tubo orizzontale. Questo permette un facile utilizzo, dato che si deve solo pigiare questo unico pulsante per ciclare attraverso i 3 livelli di assistenza disponibili. Lo svantaggio è che bisogna togliere la mano dal manubrio per pigiare il pulsante, quindi è bene fare questa operazione quando il percorso lo consente su terreni poco sconnessi. Dalla modalità muscolare si passa attraverso i tre livelli di assistenza; per tornare alla modalità muscolare, si deve quindi passare anche dai livelli più alti senza poter tornare direttamente alla modalità con motore spento. La risposta del sistema è piuttosto pronta: non è ai livelli di un sistema con motore centrale ma si nota poco la differenza nel ritardo della risposta. Merito del fatto che il sistema si basa sul sensore di coppia presente nel movimento centrale per leggere la potenza espressa dal rider ed aumentarla di un fattore moltiplicativo (1.25x livello 1 – 1.5x livello 2 – da 1.75 a 2x livello 3). Ciò garantisce una risposta più rapida rispetto a sistemi basati sul sensore di cadenza. Quando si ritorna alla modalità muscolare, il ritardo nella risposta alla disattivazione del sistema è anch’esso limitato ed in poche pedalate ci si riabitua allo sforzo delle nostre sole gambe.

Molto comoda e ben protetta è la porta di ricarica posta sopra al movimento centrale. Non ho mai avuto problemi di infiltrazioni di sporco o acqua anche dopo uscite bagnate e fangose. Ottima la durata della batteria: con un utilizzo sporadico del sistema di assistenza alla pedalata con livello 1, la durata della batteria ha superato i 500 km di percorrenza.

Infine una nota sullo smontaggio della ruota posteriore. Il perno passante è un classico 12×142 ma è specifico per il sistema Mahle X20. Lo smontaggio non offre particolari difficoltà, mentre riposizionare la ruota richiede un po’ più di attenzione in quanto devono essere ristabiliti anche i contatti elettrici tra batteria, unità centrale di controllo e motore elettrico. Effettuare questa operazione a bordo strada per riparare una foratura potrebbe rendere il tutto un po’ meno agevole dello standard.

Conclusioni

 

3T Exploro RaceMax Boost

Consiglio questa 3T RaceMax Boost a chi cerca una gravel elettrica che mantenga un peso contenuto, in modo da poter essere utilizzata senza troppa fatica anche in modalità muscolare. Predilige percorsi veloci su sterrati non troppo sconnessi o fangosi. Dalla sua vi sono la comodità e una posizione in sella piuttosto raccolta. Molto stabile a tutte le velocità, paga un po’ in reattività a causa del sistema elettrico aggiuntivo.

Prezzo: 6999 €

 

3T Exploro RaceMax Boost
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