L’itinerario che vi presentiamo in questo articolo è un anello delle Dolomiti di Brenta e prende spunto dalla gara di trail running “Dolomiti di Brenta Trail” (percorso XTERRA 45 km – 2850 m D+). Noi abbiamo deciso di partire da Marilleva 1400 (TN), di spezzare in due giorni il percorso pernottando al Rifugio Brentei, appena ristrutturato, e di accorciare il percorso della gara evitando la discesa ad Andalo e Molveno.

Numero giorni suggeriti: 2 (1 pernottamento presso il Rifugio Ai Brentei)

Partenza: Marilleva 1400, comune di Mezzana (TN) 1420 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 1420 m / 2552 m

Dislivello: 1900 m il primo giorno, 2350 m il secondo giorno; totale 4250 m

Sviluppo: 30 km il primo giorno, 39 km il secondo giorno; totale 69 km

Esposizione: Varia

Periodo suggerito: da luglio a settembre

Durata indicativa: 6h il primo giorno, 7h il secondo giorno; totale 13 ore (questi tempi sono calcolati sulla base di 12:00/km per il primo giorno e di 10:50/km per il secondo giorno)

PRIMO GIORNO

Si può parcheggiare a Marilleva 1400 di fronte alla chiesa dei SS. Pietro e Paolo (quasi tutti parcheggi a pagamento dal 1 dicembre al 30 aprile, qualche parcheggio gratuito poco oltre). Si imbocca la strada che conduce al Residence Artuik, da cui ha inizio la bella forestale nel bosco dove bisogna seguire le indicazioni per Malghetto Copai e Lago dei Caprioli. A quota 1630 m la forestale si biforca e bisogna tenere la sinistra (a destra conduce al Lago dei Caprioli). Dopo un lungo traverso in salita in direzione SE, si giunge al bel Malghetto Copai a quota 1990 m, appena sotto il primo dei due Laghi del Malghetto di Mezzana. Al bivio in corrispondenza del lago si tiene la sinistra e, dopo aver brevemente costeggiato il laghetto, il sentiero inizia ad inerpicarsi nel bosco (caratterizzato da bassa vegetazione ed arbusti) per giungere in cima al Dos de la Pesa (2130 m). Da qui si percorre un traverso tra erba, arbusti e sassi in direzione SE e poi E, fino ad intercettare la forestale che sale al Rifugio Orso Bruno. La si abbandona subito per imboccare in discesa sulla destra faccia a monte il sentiero per il Lago delle Malghette. Il sentierino è piacevole da percorrere di corsa, tra sassi, radici e fondo terroso. In breve si arriva al Rifugio Lago Malghette (1890 m): da qui bisogna scendere ulteriormente verso Malga Vigo, rimanendo a destra o a sinistra della teleferica (soluzioni equivalenti). Giunti in valle, si segue la bella strada bianca che costeggia il torrente Meledrio, per poi virare verso S fino a sbucare sulla SS239 di Campiglio in prossimità del Passo Campo Carlo Magno (1682 m). Si prosegue lungo la statale in direzione Madonna di Campiglio, oltrepassando i campi da golf, fino al parcheggio della seggiovia Fortini. Dal parcheggio iniziano le indicazioni per il Passo del Grosté: si comincia la risalita verso il Passo percorrendo la pista da sci Pozza Vecia e poi la forestale sulla pista Graffer. Dopo circa 1h30’ da Passo Campo Carlo Magno, si arriva al Rifugio Graffer: qui si può scegliere se proseguire fino al sovrastante Rifugio Stoppani al Grosté per poi imboccare il sentiero SAT 316 oppure tagliare con il sentiero SAT 331, portandosi comunque nello stesso punto, dove i cartelli indicano un tempo di 3h30’ per il Rifugio Ai Brentei (meta finale del primo giorno). Da qui, con un bel saliscendi privo di difficoltà tecniche, si giunge al Rifugio Tuckett (2271 m) in circa mezz’ora: attenzione se le rocce sono bagnate e viscide, poiché potrebbero risultare molto scivolose in quanto la dolomia è consumata in alcuni punti.

Il Rifugio Tuckett sorge in uno splendido anfiteatro ai piedi di Cima Brenta, Cima Sella e Punta Massari.

Si prosegue in discesa lungo il dolce e panoramico sentiero SAT 328 (E) verso la Sella del Fridolin (2143 m) attraversando prima ghiaioni e poi una mugheta. Poco sotto l’erbosa Sella del Fridolin si incontra il bivio con il Sentiero Bogani SAT 318 (E) che sale dal Rifugio Casinei. Seguendo questo segnavia 318 ci si alza costeggiando la scoscesa destra orografica della Val Brenta e si percorre la Galleria Bogani che permette di evitare un tratto molto esposto fino raggiungere il rifugio Maria e Alberto ai Brentei (2182 m). L’ itinerario che congiunge i due rifugi è un percorso classico che non presenta difficoltà particolari ad eccezione di un tratto leggermente esposto nei pressi della Galleria Bogani.

Il Rifugio Ai Brentei è stato ristrutturato proprio quest’anno (2022) e la struttura è molto confortevole, con una bellissima sala da pranzo e camerette da 2 a 8 posti, con più bagni per donne e uomini su ogni piano.

SECONDO GIORNO

Dal Rifugio Brentei si risale verso la Bocca del Brenta: fino ai piedi della bocchetta si procede in falsopiano con qualche breve strappo, poi si attraversa una zona pianeggiante su sassi, per poi andare a prendere la breve parte attrezzata che risale zigzagando la parte rocciosa. Qui è presente qualche tratto un po’ esposto a cui è bene prestare attenzione. Poco prima della bocchetta si deve risalire un breve nevaio presente anche a fine stagione: fare attenzione se ghiacciato. Gli ultimi metri si percorrono su ghiaia scivolosa fino a raggiungere la Bocca di Brenta (2552 m), da dove parte la celebre ferrata per le Bocchette Centrali. Il nostro trail procede invece sull’opposto versante sul segnavia 319 e raggiunge con una breve discesa e un traverso il Rifugio Pedrotti (2491 m). Da quest’ultimo si scende al vicino Rifugio Tosa (2439 m). Ora ci aspetta una lunga discesa fino al Rifugio Selvata posto a 1630 m di quota. La discesa è per lunghi tratti corribile, da affrontare con attenzione il primo tratto sotto al Rifugio Tosa un poco esposto. Poi il sentiero, dopo un pianoro, prosegue con piacevoli tornanti per portarsi al Baito di Massodi (1986 m). Si continua a scendere ora su un tratto un po’ meno corribile tra bassa vegetazione per portarsi sopra al Rifugio Selvata. L’ultimo tratto che porta a questo rifugio torna ad essere molto piacevole e corribile. Giunti al rifugio si entra nel bosco per scendere al Rifugio Croz dell’Altissimo (1480 m) posto ai piedi dell’impressionante parete del Croz dell’Altissimo. Poco prima del rifugio, si devia a sinistra per imboccare il ripido sentiero che sale verso il Passo del Clamer sul segnavia 322. Si sale dapprima nel bosco, poi, giunti alla località Vallazza, si abbandona il sentiero 322 che conduce alla Bocca di Tuckett, per seguire il sentiero 344. Ci si sposta con un traverso verso est per poi riprendere a salire ripidamente la balza boschiva soprastante con qualche tratto attrezzato. Si sbuca su un panoramico pianoro che consente di tirare il fiato prima dell’erta salita finale che si inerpica tra balze rocciose, in parte attrezzate, da affrontare con cautela. Si guadagna finalmente il passo e si prosegue sull’opposto versante in direzione di Malga Spora (1851 m). Questo versante è molto più blando rispetto a quello appena salito e permette di correre fino alla malga. Qui si devia a sinistra per iniziare la successiva risalita verso il Passo della Gaiarda (2242 m) lungo il sentiero 301. La prima parte è nel bosco, poi si incontra un bivio tra il sentiero 301 e il sentiero 301 bis. Quest’ultimo porta al Passo della Gaiarda seguendo il versante posto alla nostra sinistra, il 301 sale tenendo la destra su pietraie abbastanza comode da percorrere. Giunti al Passo si apre uno splendido pianoro erboso che si percorre verso sinistra con un lungo falsopiano. Si arriva quindi all’intersezione con il sentiero che scende verso il lago di Tovel, noi invece proseguiamo in salita verso il Passo del Grostè (2442 m). Lo si raggiunge con tratti in salita, qualche breve discesa e qualche tratto pianeggiante.

Dal Passo del Grosté, il rientro a Marilleva avviene per la stessa via di salita percorsa il primo giorno, ad eccezione del tratto finale: una volta giunti all’intersezione tra il sentiero che proviene dal Lago delle Malghette e la forestale che conduce al sovrastante Rifugio Orso Bruno, per accorciare il percorso si evita di risalire al Dos de la Pesa e si prosegue, invece, seguendo in discesa la forestale. Si arriva in breve a Malga Panciana e, da qui, si percorre in discesa la ripida pista rossa Panciana, fino a raggiungere gli edifici di Marilleva e fare rientro all’auto.

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Anello del Brenta da Marilleva 1400 – 12-13/07/2022
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