Partenza: Canazei (TN) 1460 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 1460 m / 3152

Dislivello: 1912 m

Sviluppo: 24.2 km

Esposizione: Est, Sud, Est

Periodo suggerito: luglio – settembre

Durata indicativa: 7 ore

 

Uno splendido giro che permette di ammirare i paesaggi lunari del Piz Boè e del Sass Pordoi, raggiungendoli con i propri piedi senza far uso di auto o funivia.

Si parte da Canazei (TN), imboccando la piccola Via Lungo Rio di Antermont che, ben presto, diventa sterrata e risale blandamente sulla destra orografica del torrente, lasciando dalla parte opposta le piste da sci. Giunti a quota 1650 m, si attraversa il torrente e si risale a fianco della strada per il Passo Pordoi fino al laghetto della località Pian Frataces. Da qui, la nostra traccia si dirige verso il Passo Sella / Pian Schiavaneis, poiché l’intenzione era quella di effettuare un giro ad anello risalendo la splendida Val Lasties: giunti a Pian Schiavaneis, abbiamo dovuto fare dietrofront e puntare al Passo Pordoi poiché il sentiero della Val Lasties era chiuso per lavori e inagibile.

Da Pian Schiavaneis ci siamo quindi diretti verso sud e ci siamo ricollegati all’itinerario che percorre le piste da sci per raggiungere il Passo Pordoi, già recensito in questo articolo.

Dal Passo Pordoi si imbocca l’evidente sentiero che inizia sulla sinistra appena dopo la partenza della funivia per il Sass Pordoi (faccia rivolta verso il lato veneto del Passo).

Inizialmente il sentiero risale pendii erbosi, con gradini in legno. Giunti ad un tratto pianeggiante ci si dirige verso la base del ghiaione, che si inizia a risalire con un ripido traverso verso sinistra. La pendenza si fa subito decisa e il percorso tende a perdersi in varie tracce che formano numerosi zig zag che si incrociano. La traccia corretta rimane verso le pareti del Sass Pordoi; non bisogna seguire le tracce che portano proprio ai piedi della parete, che servono per l’avvicinamento alle vie di arrampicata.

Superato un tratto un po’ sdrucciolevole, la traccia si fa molto ampia e, con un ampio tornante, raggiunge un panoramico pianoro roccioso. Qui bisogna prestare attenzione alla segnaletica sui massi, lasciandosi sulla destra la deviazione che porta alla ferrata Cesare Piazzetta.

Da qui il sentiero si stringe ed entra nella parte più alta del ghiaione. Con vari e ripidi tornanti si raggiunge poi la Forcella Pordoi, dove sorge l’omonimo rifugio, a quota 2850 m.

Tralasciamo la traccia a sinistra, che sale al Sass Pordoi (che affronteremo dopo) e imbocchiamo la traccia sulla destra che, con alcuni saliscendi, si porta in vista del cupolone del Piz Boè. La traccia in piano continua verso il rifugio Boè, mentre noi seguiamo la traccia di destra che inizia a risalire un primo pendio, per depositarci ad un sovrastante pianoro. Lo si percorre tutto in direzione del Piz Boè portandosi verso la sua poco verticale parete rocciosa. La si risale agevolmente con un paio di tratti attrezzati con cavo metallico e scalini e in breve si raggiunge la vetta dove sorge il rifugio Capanna Piz Fassa (3152 m).

Dopo le immancabili foto di vetta, si scende dalla parte opposta; si tralascia la traccia di sentiero che rimane in cresta e si inizia a scendere su un pendio ripido ma agevole. Giunti circa a metà del pendio di discesa, si incontra una deviazione in cui a sinistra faccia a valle è il sentiero per la sola salita, mentre noi imbocchiamo la traccia di destra che è riservata alla sola discesa. Questo tratto a senso unico è molto breve ed è attrezzato con un cavo metallico e una scala di legno. Al suo termine ci si ricongiunge con l’altro ramo dedicato alla salita e si continua in discesa su comoda traccia fino al Rifugio Boè (2873 m).

Dal Rifugio Boè si segue il sentiero 627 che rimane prevalentemente in piano e che ci riporta alla Forcella Pordoi in circa mezz’ora. A metà si incontra un breve tratto attrezzato con cavo metallico e assi di legno.

Dalla Forcella Pordoi, prima di scendere all’omonimo Passo, è d’obbligo affrontare gli ultimi 100 m di dislivello per raggiungere la vetta del Sass Pordoi, alla quale la maggior parte delle persone preferisce giungere in meno di 3 minuti e senza far fatica grazie alla comoda funivia. Quindi, si prende il sentiero che sale in direzione ovest, sul costone che sovrasta il rifugio, risalendo alcuni gradini scavati nella roccia.

Dal pianoro del Sass Pordoi, il panorama lascia senza fiato, spaziando dall’Alta Val di Fassa, allo Sciliar, al Sassolungo, alla Marmolada e al vicino Altopiano delle Meisules e del Piz Boè.

Per la discesa, si ritorna al Passo Pordoi ripercorrendo a ritroso il sentiero dell’andata; da qui, si scende ulteriormente fino alla località Pecol e, poco sotto l’arrivo della cabinovia, si imbocca il sentiero sulla sinistra seguendo le indicazioni per Canazei. Il sentiero conduce in paese attraverso un ripido bosco che intercetta più volte la strada asfaltata per il Passo Pordoi.

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Piz Boè (3152 m) e Sass Pordoi (2950 m) da Canazei – 14/09/2021
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