IN BREVE

Una scarpa dal comfort elevato e molto avvolgente adatta per medie/lunghe distanze data la buona ammortizzazione. Grip ottimo su tutti i terreni, reattiva il giusto anche per correre su tratti asfaltati, buona la protezione dalle asperità del terreno. Drop importante di 8mm che non a tutti può piacere. Poco adatta se si percorrono trail molto tecnici con lunghi tratti rocciosi di facile arrampicata.

RATING (da 1 a 5):
• Protezione: 4

• Trazione: 4

• Ammortizzazione: 4

• Reattività: 4

• Stabilità: 4

• Comfort: 5

• Peso: 4

• Durabilità: 3

PRO
• Comfort

• Versatilità

CONTRO
• Tasca sulla linguetta per riporre il quick-lace system scomoda da posizionare

• Durabilità limitata se utilizzate su terreni tecnici rocciosi

SITO DEL PRODUTTORE: https://www.salomon.com/it-it/shop-emea/product/sense-ride-4-21.html

CARATTERISTICHE TECNICHE

• Peso dichiarato (taglia 42): 290 g
• Peso misurato (taglia 44): 318 g
• Drop: 8mm (altezza stack 32 mm / 24 mm)
• Soletta in tessuto
• Suola in gomma Contagrip
• Profondità tasselli 4 mm
• Sistema di allacciatura tipo Quicklace
• Intersuola con schiume a densità differenziata Optivibe
• Pellicola Profeel a protezione della suola dalle asperità del terreno
• Fodera interna Endofit simile ad una calza

Prezzo: 120 €

MODALITA’ DI TEST

Ho utilizzato le Salomon Sense Ride 4 nella misura 44 (peso 61 kg e sono alto 183 cm) per un totale di 300 km e 15000m di dislivello percorsi su sentieri di montagna (spesso piuttosto sconnessi e rocciosi, con tratti tecnici sia in salita che in discesa), forestali e tratti asfaltati di raccordo. I percorsi erano prevalentemente asciutti con qualche tratto fangoso/bagnato, temperature da miti (circa 15°C) a calde (circa 30°C). Le uscite sono state di media lunghezza dai 15 km ai 40 km e dislivelli dai 1500 m ai 2500 m.

LA PROVA SUL CAMPO

COMFORT E FIT
Queste Salomon Sense Ride 4 sono le scarpe da trail più comode che abbia mai utilizzato e questa sensazione l’ho avuta sin dalla prima volta che le ho indossate. A differenza di altre scarpe non necessitano di un periodo di rodaggio. La tomaia è in tessuto la cui mesh è molto traspirante, senza però lasciar entrare all’interno troppi detriti. Il sistema di chiusura di tipo Quicklace necessita di un po’ di tempo per trovare la regolazione ottimale ma, una volta ottenuta la giusta regolazione, non ho mai avuto problemi anche durante i trail più lunghi. Il taschino per riporre il laccio e il cursore nella linguetta è invece un po’ scomodo e anche in questo caso ci vuole un po’ più di tempo per preparare la scarpe rispetto ad un tradizionale sistema con stringhe.
La pressione della linguetta sul piede è uniforme e molto confortevole, non ci sono zone eccessivamente compresse e si ha una sensazione di avvolgimento che ispira molta fiducia durante la corsa. Salomon definisce questo sistema con la parola SenseFit: in pratica l’avvolgimento del piede parte dall’intersuola per ottenere una calzata molto contenitiva. Anche la zona del tallone si distingue per il buon comfort rispetto ad altre scarpe. La zona del tendine di Achille è libera da imbottiture che sono state invece posizionate più in alto, soluzione ottima per il comfort e per evitare spiacevoli vesciche/arrossamenti soprattutto durante i primi utilizzi della scarpa.

PESO
Il peso è intermedio tra scarpe più minimaliste e scarpe più strutturate. I 318 g rilevati per la misura 44 non sono pochi ma durante la corsa non si sentono eccessivamente grazie alla buona reattività e flessibilità della scarpa.

STRUTTURA

La parte superiore è in tessuto con una mesh molto traspirante e morbida. I detriti, anche piccoli, difficilmente entrano all’interno della scarpa, mentre la polvere penetra all’interno molto facilmente. Stessa cosa vale per l’acqua: è sufficiente anche un breve tratto tra erba alta bagnata per ritrovarsi i piedi zuppi. L’ottima traspirabilità consente però una facile asciugatura se il clima esterno lo permette.

La punta della scarpa è ben rinforzata e protettiva: gli spiacevoli involontari scontri con ostacoli e rocce del percorso non mi hanno mai causato problemi.

La chiusura avviene tramite un cordino da tirare per applicare tensione alla linguetta. Si deve fare attenzione affinché la tensione del cordino sia uniforme su tutta la linguetta, operazione che necessità di un po’ di tempo. Il cordino eccedente viene poi inserito in un’apposita tasca presente sulla linguetta vicino alla caviglia. Come già accennato, questa tasca è di difficile accesso dopo che il cordino di chiusura viene tensionato. Anche in questo caso è necessario qualche minuto aggiuntivo per la preparazione ottimale della scarpa.

L’intersuola è caratterizzata da uno stack di 24 mm nella parte anteriore e 32 mm nella parte posteriore (i.e. 8 mm drop), un drop medio che sarà gradito da chi tende ad atterrare con il tallone. Il materiale di cui è costituita l’intersuola è chiamato Optivibem, una schiuma che smorza le vibrazioni e gli impatti con il terreno. Si apprezza questa tecnologia durante i trail più lunghi dove, anche dopo parecchie ore, si ha la sensazione di atterrare sul morbido. Questa ammortizzazione non è comunque a livello di altri brand tipo le Hoka One One. La schiuma Optivibe è utilizzata con densità differenziata: ciò permette il giusto equilibrio tra ammortizzazione e reattività della scarpa. Nonostante non sia una scarpa adatta a terreni prettamente tecnici e rocciosi, la sensibilità e stabilità della scarpa sono buone ed infondono sicurezza nell’affrontare anche tratti difficili in cui è necessario che il piede rimanga bene in posizione.
All’interno dell’intersuola è presente una pellicola protettiva chiamata Profeel che garantisce una buona protezione dalle asperità del terreno senza sacrificare la sensibilità della scarpa.

SUOLA E GRIP

Il materiale di costruzione della suola è una gomma marchiata Salomon chiamata Contagrip. I tasselli sono disposti con orientamento differenziato e hanno una profondità di 4 mm. Il grip che offre la suola è ottimo su tutti i tipi di terreni che ho incontrato, da quelli in terriccio/ghiaia a quelli fangosi. Molto buona anche la resistenza della suola: alla fine del periodo di test non ho notato alcuna usura rilevante.

DURABILITA’

Se la suola, come anticipato nel precedente paragrafo, non ha subito un’usura sensibile a fine del test (nonostante l’utilizzo intensivo su terreni tecnici rocciosi), la stessa non si può dire per la tomaia e la punta della scarpa. Infatti la gomma protettiva in punta ha iniziato a staccarsi e la mesh della parte superiore della punta è in procinto di bucarsi. Pertanto queste scarpe soffrono se utilizzate spesso su terreni usuranti, in questo caso meglio guardare un altro tipo di scarpe più robuste e strutturate.

CONSIGLIATE PER

Consiglio le Salomon Sense Ride 4 a chi cerca una scarpa versatile con buone caratteristiche di trazione, reattività e ammortizzazione. Non sono scarpe da utilizzare su trail troppo tecnici e rocciosi, ambiti in cui considerare scarpe più strutturate e protettive.

Recensione Salomon Sense Ride 4
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