Partenza: Sant’Apollonia (BS) 1588 m

Difficoltà: E fino al bivacco Linge, EE fino al Passo di Pietrarossa

Altitudine minima e massima: 1588 m / 2957 m

Dislivello: 1350 m

Sviluppo: 18.5 km

Esposizione: Sud-Est

Periodo suggerito: da fine giugno a inizio ottobre

Durata indicativa: 2h fino al bivacco Linge, un’altra ora per il Passo di Pietrarossa

La Valle delle Messi, in cui si svolge questa escursione, si insinua sino ai piedi del Gavia e della Punta di Pietrarossa ed è interamente compresa nel Parco Nazionale dello Stelvio. È una valle con una ricca flora alpina, boschi di larice, cespuglieti in cui vivono cervi e caprioli, mentre alle quote superiori si possono trovare camosci, marmotte, ermellini, aquile, coturnici e pernici bianche. Gli scorci paesaggistici sono pregevoli, arricchiti da numerose cascate e laghetti alpini.

In auto si raggiunge Sant’Apollonia da Ponte di Legno lungo la strada per il Passo Gavia. Questa località è nota per la sua sorgente di acque ferruginose, utilizzate in passato per scopi terapeutici. Noi abbiamo lasciato l’auto proprio all’imbocco della Valle delle Messi; è possibile comunque proseguire fino all’area di sosta Case Silizzi, posta a quota 1624 m. Da qui si segue il segnavia CAI 58 che percorre una larga mulattiera accanto al Torrente Frigidolfo. Dalla parte opposta si oltrepassano, invece, baite in pietra dall’interessante architettura. Si giunge ai prati di Pradazzo e si lascia sulla destra il sentiero CAI 57 per il Lago Nero. Ora si sale in modo più deciso nel lariceto fino a raggiungere le ex baite di Valmalza, ora ristrutturate a rifugio, a quota 1972 m (1h-1h30’). Proseguendo si sale lo scosceso pascolo che conduce alla conca di Valmalza; si supera un gradone roccioso piuttosto ripido e ci si porta in uno stupendo pianoro erboso, al cui margine settentrionale sorge il bivacco Linge (2289 m; 2h) non gestito ma aperto tutto l’anno. Siamo ai piedi delle impressionanti pareti orientali della Punta di Pietrarossa. Dal bivacco si segue poi l’Alta Via Camuna (segnavia CAI n°2) salendo verso nord-ovest su un terreno erboso ricco di piccoli corsi d’acqua. Il sentiero si fa più ripido e sassoso (ad inizio estate è probabile incontrare ampie zone ancora innevate). Con un ultimo tratto ripido, si risalgono degli sfasciumi che portano al Passo di Pietrarossa (2957 m; 3h). Il nome deriva dalle rocce che in questa zona presentano un’evidente colorazione rossiccia. È possibile proseguire brevemente verso sud per toccare il Passo di Val Grande (2978 m): attenzione in caso di innevamento. Il ritorno avviene esattamente per lo stesso itinerario.

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Passo di Pietrarossa (2957 m) da Sant’Apollonia – 12/10/2019
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