Per concludere un bellissimo weekend lungo in Alta Valcamonica, in questo giro abbiamo voluto racchiudere alcune salite della zona, da quelle più conosciute a quelle meno battute.

La prima salita è la classica del Passo del Mortirolo dal versante camuno, passando dal paese di Monno.

Siamo partiti da Stadolina, frazione di Vione posta a 1030 m, e abbiamo raggiunto l’imbocco della salita per il Passo del Mortirolo che si prende percorrendo la SS42 in direzione Edolo, superato il paese di Incudine.

La salita al Passo del Mortirolo (1852 m) dal versante camuno è lunga 13 km ed ha una pendenza media del 7.5%, con pendenza massima del 16%. Si parte da quota 880 m e si affrontano i 2 km che portano a Monno con una pendenza di circa l’8-9%. Una volta usciti da Monno, ha inizio un rettilineo in cui la pendenza arriva al 16% e si mantiene attorno a questo valore per qualche centinaio di metri. Si giunge, così, ad un tornante dove è presente la sbarra di chiusura della strada per il Passo del Mortirolo (aperto alla data della nostra ripetizione). Da qui, la strada si inoltra nel bosco e le pendenze rimangono attorno al 9% per 2-3 km, per poi addolcirsi leggermente (6-7%) per altri 2-3 km. La strada spiana per circa 500 metri nei pressi del Ponte Palù, permettendo di tirare il fiato prima di affrontare il ripido tratto dei 10 tornanti, lungo 2 km e con pendenze a tratti del 13-14%. Le ultime centinaia di metri prima di giungere al Passo sono più pedalabili.

Dopo aver scattato le foto di rito al Passo del Mortirolo, si ridiscende per circa 1 km sempre dal lato camuno e si imbocca la strada che porta a Malga Salina (cartello indicatore marrone Località Pianaccio – Malghe Varadega / Andrina / Salina / Bighera). Da qui sono 6 km di stretta strada asfaltata caratterizzata da tratti di falso piano a strappi velenosi, il tutto allietato da magnifici scorci. Prestare solo attenzione al fondo stradale che in alcuni punti può essere un po’ irregolare o sporco di ghiaia. Noi ci siamo fermati nel punto in cui la strada inizia a scendere verso la frazione Grano di Vezza d’Oglio. Il primo tratto è ancora asfaltato, ma poi diventa una strada agrosilvopastorale. Con una mountain bike si potrebbe effettuare un bell’anello; le specialissime sono invece costrette a fare dietro-front e a scendere verso valle.

Dopo essere scesi di nuovo sulla SS42, la si percorre in direzione Passo del Tonale, che rappresenta la seconda meta di questo giro. Ecco i dati di questa salita pedalabile:

Lunghezza 10 km

Partenza da Ponte di Legno – 1258 m

Arrivo al Passo Tonale – 1884

Pendenza media 6%

Pendenza massima 8%

Da Ponte di Legno si prosegue per la SS42 sul falso piano che porta al primo tornante all’imbocco della Val Sozzine. Le pendenze sono intorno al 6-7% e tutta la salita è costante e non presenta tratti troppo difficili. La strada prosegue con diversi tornanti e rettilinei che si inoltrano nel bosco. Si giunge in prossimità dell’intermedia della nuova telecabina Ponte di Legno-Tonale e si prosegue fino al tratto più impegnativo, che porta proprio al pianoro del Tonale e al paese, sulla sponda trentina del passo.

A questo punto, si effettua la bella discesa dal Passo del Tonale rimanendo sempre sul versante camuno che, in assenza di traffico (come nel caso della nostra ripetizione di oggi), è davvero molto divertente. Qualche centinaio di metri prima dell’ultimo ampio tornante, che porta in Val Sozzine, si imbocca sulla destra la strada che scende con le indicazioni per Pezzo e per il Passo Gavia.

Da qui ha inizio la terza salita di questo giro: quella che porta alle Case di Viso (1760 m), caratteristiche baite in pietra che si trovano dopo il paese di Pezzo nell’omonima valle.

Questa salita è lunga circa 7 km e ha una pendenza media di circa il 6.5%. Prima del bivio per Pezzo, c’è uno strappo al 12% lungo circa 200 metri; superato Pezzo, inizia la parte più dura della salita, lunga 3 km con pendenze medie che difficilmente scendono sotto il 9-10%. Il villaggio di Viso è molto pittoresco e caratteristico con le sue bellissime case che, seppure in parte ricostruite, bene conservano l’originale architettura che le ha rese famose.

Ritornati a Ponte di Legno, si riprende la SS42 in direzione Edolo e, superato il paese di Temù, si imbocca sulla destra il bivio per Vione / Cané per iniziare l’ultima salita del giro. La salita fino a Cané, lunga 3.7 km con pendenza media dell’8%, inizia subito decisa e si mantiene per lunghi tratti anche sopra il 10%, per dare il colpo di grazia alle gambe già provate dalle precedenti salite.

Dalla chiesa di Cané si ritorna al centro di Vione da cui si gira a destra e si scende direttamente a Stadolina con una veloce discesa. Attenzione all’entrata di Stadolina in quanto è presente una strettoia cieca!

                                       Lunghezza: 109 km / Dislivello: 3200 m D+

 

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Mix di salite camune – 03/06/2020
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