Dopo aver testato la splendida Menturi Italia, abbiamo avuto l’opportunità di provare anche la Menturi Avio, una versione più “corsaiola” rispetto al modello Italia, proprio nella zona da cui prende il nome: la Val d’Avio, in Alta Valcamonica.

Abbiamo già parlato dell’azienda Menturi, insignita del riconoscimento di start-up innovativa 2019 dalla Camera di Commercio di Brescia, nell’articolo relativo al modello di bici “Italia”, quindi non ci ripetiamo e passiamo subito a raccontarvi come è andato il test della Menturi Avio, taglia 49, provata da Gaia.

Descrizione e caratteristiche tecniche

Il telaio Menturi Avio è in fibra di carbonio T800 ed ottimizzato per freni a disco (perno passante anteriore 12×100 mm e posteriore 12×142 mm). La forcella è di Dedacciai modello EDG DB full carbon in fibra di carbonio ad alto modulo T700S (stesso modello presente sull’Italia).

Un’altra caratteristica di Menturi è la progettazione e realizzazione in casa dei supporti deragliatore e cambio; il materiale utilizzato per questi componenti è l’Ergal 7075, una lega di alluminio e zinco impiegata principalmente in campo aeronautico, in particolare nelle parti strutturali. Si caratterizza per essere la lega d’alluminio più leggera e, dal punto di vista meccanico, più resistente agli urti, agli sforzi, al peso e alla torsione.

Il modello Menturi Avio ha un peso inferiore a quello della Menturi Italia: poco più di 7 kg.

Anche per il modello Avio, Menturi costruisce il proprio telaio su misura per rispondere appieno alle esigenze del cliente. Il processo costruttivo, dalla realizzazione dei tubi, al loro incollaggio, fino alla parte di rifinitura e verniciatura avviene interamente in Italia: si può, quindi, parlare di un vero made in Italy.

La geometria del telaio Avio è votata maggiormente al mondo race con una posizione in sella un po’ più aggressiva rispetto al modello Italia. Rispetto al modello Italia, il telaio è più rigido, dato un differente tipo di laminazione del carbonio utilizzato. Le differenze, in ogni caso, non sono eccessive e il comfort in bici rimane alto, come descriveremo meglio dopo nella prova su strada.

Lo scudetto anteriore con il logo Menturi è rotante: ciò permette di aumentare l’aerodinamica, funge da finecorsa per lo sterzo e, infine, ha funzione estetica.

A differenza del modello Italia, la Menturi Avio non è dotata di luci integrate nel telaio.

Il blocco reggisella è integrato nel telaio. Il telaio permette di montare pneumatici di sezione massima 28 mm.

Il design del carro posteriore presenta foderi ribassati che si uniscono in un unico tubo giuntato al tubo reggisella ed è identico a quello già presente nel modello Italia; le differenze si trovano nel tubo orizzontale e nel tubo obliquo.

La verniciatura è completamente personalizzabile in accordo alle scelte del cliente.

La bici da noi testata era così configurata:

 

Gruppo SRAM Force 22 Disc

Guarnitura 50-34 e pacco pignoni 11-28

Ruote Spada Stiletto Disk

Manubrio Deda Zero da 100 mm

Rotori dischi freno da 160 mm di diametro (anteriore) e 140 mm (posteriore)

Copertoncini Pirelli PZero da 25 mm

La nostra prova su strada

Abbiamo testato la Menturi Avio sulla salita del Passo del Tonale da Ponte di Legno, in Alta Valcamonica, e sulla medesima discesa per rientrare a Temù, paese vicino a Ponte di Legno dove ha la sede legale l’azienda Menturi. Lo stato dell’asfalto era mediamente buono. In dettaglio la salita che abbiamo affrontato è la seguente:

Passo del Tonale da Ponte di Legno: 10.9 km, 646 m D+, pendenza media 5.9%, pendenza massima 9%

Come per il modello Italia, la prima sensazione pedalando è stata quella di ritrovarsi a proprio agio come se fosse la propria bici. Avendo un’impostazione più corsaiola rispetto all’Italia, la Menturi Avio risulta più reattiva, scattante e leggera. Nonostante ciò, nella lunga discesa dal Passo del Tonale fino a Temù, si è rivelata molto stabile e non nervosa come ci si sarebbe potuti aspettare. La bici si è sempre ben comportata, anche nelle veloci curve e nei tornanti affrontati a velocità più sostenuta con brusche frenate e pieghe più accentuate. Nei tratti in pianura il telaio di Menturi Avio risponde molto bene ai rilanci di velocità, con una reattività paragonabile ad altre bici dal carattere race. Anche in salita, Menturi Avio si comporta ottimamente durante la fase di rilancio o di scatto e si riesce a trasmettere in maniera pronta la propria potenza sull’asfalto. Sebbene sia una bici più corsaiola rispetto al modello Italia e monti delle ruote molto leggere e reattive (le Spada Stiletto), Menturi Avio è stata capace di smorzare in maniera molto efficace le vibrazioni generate dalle irregolarità stradali.

Purtroppo non abbiamo potuto testare la Menturi Avio su lunghe distanze ma la sensazione è quella di una bici che non affatica troppo la muscolatura delle spalle e della schiena e permetta di rimanere in sella per lunghe ore.

Conclusioni e a chi consigliamo Menturi Avio

Siamo rimasti piacevolmente stupiti dall’ottima qualità costruttiva che permette di ottenere prestazioni di prim’ordine al pari di altri telaisti artigiani più blasonati. Il rapporto qualità/prezzo è in linea con quello che offre il mercato. Consigliamo questa bici a chi ama il vero made in Italy e non si accontenta di pedalare su bici tutte uguali prodotte in serie dalle grandi fabbriche asiatiche. Il target di questa bici è un po’ più race rispetto all’Italia ma è un telaio che non abbandona caratteristiche di tipo endurance, raggiungendo un buon compromesso tra comodità e reattività. Il fatto di poter personalizzare completamente la Menturi Avio sulla base dei vostri gusti e delle vostre esigenze non vi farà passare inosservati e contribuirete ad aiutare a crescere anche aziende italiane, soprattutto in questo difficile periodo di crisi economica.

Menturi Avio: il made in Italy dal cuore sportivo
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