In questo articolo vogliamo descrivervi un giro che combina gran parte delle salite più ripide e spezza-gambe della nostra zona, di quelle “brevi ma intense”.

Partendo da Lomagna, la prima salita che si incontra è quella che da Bagaggera (frazione di La Valletta Brianza) conduce a Lissolo: si affrontano dapprima i tornanti della frazione Malnido, con pendenza media attorno al 10% e massima attorno al 13-14% (1 km circa), si rifiata per circa 1 km nel tratto da Monte a Cereda con una pendenza media di circa il 5-6% e si riprende a salire in maniera decisa per quasi 2 km fino a giungere al Ristorante Tetto Brianzolo di Lissolo, con tratti di pendenza media attorno all’11-12% e un picco al 15% verso la fine della salita. Noi abbiamo percorso la variante che passa dalle località di Pianello e Bernaga Inferiore e si ricollega sul tragitto più usuale poco prima del Monastero di Bernaga.

Dopo una bella e veloce discesa di 2 km fino al paese di Sirtori, si scende ancora seguendo per Barzanò fino ad imboccare la SP51 in direzione Lecco/Oggiono. Si lascia la SP51 dopo circa 1.5 km e si gira a destra alla rotonda all’altezza del negozio DF Sport Specialist, da dove inizia la seconda salita di questo giro (Via Resempiano) che riporta poco oltre il paese di Sirtori, in direzione Ceregallo. Questa salita è una delle meno “tossiche” del giro: la lunghezza è di circa 1.5 km e, eccetto un tratto semi-pianeggiante a metà della salita, la pendenza media è attorno al 9-10%.

Da Ceregallo si scende a Perego e, attraversando la Statale Briantea (tramite il ponticello in località Biscioia -come abbiamo fatto noi- o tramite l’incrocio con semaforo nei pressi del negozio Barba Sport), si giunge a Rovagnate.

Da qui si segue per Prestabbio e, a Cologna, si imbocca Via Montello: qui ha inizio la terza salita velenosa, che conduce a Colle Brianza. I primi 500 metri sono i più duri, con punte fino al 18-20%, poi, una volta giunti al cimitero di Brianzola, la pendenza si riduce sempre di più, fino a mantenersi attorno al 6-7% di media per circa 2 km. L’asfalto è stato rifatto da poco.

Da Colle Brianza, si scende verso Santa Maria Hoè. Poco prima del bivio per la frazione Mondonico di Olgiate Molgora, si gira a sinistra e si affronta la quarta salita, una delle più tossiche del giro: Cagliano da Santa Maria Hoè, passando da Paù. La pendenza media di questa salita, lunga 3 km, è del 10.5% e il tratto più impegnativo è quello appena prima di raggiungere Cagliano: 800 m in cui, nella migliore delle ipotesi, la pendenza è del 12%, mentre le ultime centinaia di metri mettono a dura prova gambe e fiato con pendenze che superano il 20%.

Da Cagliano si raggiunge Giovenzana con qualche saliscendi, prima di potersi godere la discesa che riporta a Colle Brianza. Si scollina poi all’altezza di Ravellino in direzione Galbiate. Da qui ha inizio la quinta salita, decisamente meno pendente della precedente ma leggermente più lunga e, forse, più nota: la salita al Monte Barro. Sono circa 4.5 km di tornanti, con pendenza media del 7.1%; gli ultimi 2 km sono i più duri, con una pendenza del 9-10%. Vale la pena, scendendo, fermarsi al tornante panoramico situato poco sotto l’Eremo Monte Barro, oltre che al monumento degli Alpini, per scattare qualche foto alle Grigne, al Resegone, al Lago di Lecco (lato del tornante panoramico) e ai Laghi di Pusiano e di Annone (lato del monumento degli Alpini). L’asfalto della salita al Monte Barro è stato rifatto completamente nel 2019, quindi è piacevole percorrere questa strada con la bici da corsa.

Una volta rientrati a Galbiate, si scende blandamente verso Imberido, da cui si riprende a faticare con la sesta salita: da Imberido a Villa Vergano, passando da Ello. Questa salita può essere idealmente suddivisa in tre parti: la prima parte consiste in qualche strappetto per raggiungere il paese di Imberido, la seconda parte permette di raggiungere il paese di Ello (pendenza del 6-7%, intervallata da un brevissimo tratto semi-pianeggiante) e la terza parte, quella più dura, consente di raggiungere Villa Vergano dal monumento ai Caduti di Ello. Si tratta di 1 km che si inerpica con una pendenza media di circa il 12% e punte del 18%.

Da Villa Vergano, dopo qualche blanda salita, si ritorna a Colle Brianza, da cui si scende di nuovo verso Santa Maria Hoè.

L’ultima salita del giro, la settima salita, è quella che raggiunge le pendenze più tossiche, giusto per chiudere in bellezza: Montevecchia dal Pertevano. Dalla SP Cernusco-Monticello, si prende il bivio per il Ristorante Passone: inizialmente le pendenze appaiono “umane”, poi, una volta imboccata Via Belvedere, la strada si impenna fino al 25% per almeno un centinaio di metri. Consigliamo di affrontare questo tratto solo se avete ancora energia e forza nelle gambe, perché potrà risultare difficile mantenere la bici in equilibrio senza rischiare il ribaltamento. Si fatica ancora parecchio con pendenze del 17% fino a giungere, finalmente, ad un incrocio che permette di scendere di nuovo a Montevecchia Bassa (incrocio Quattro Strade) e fare rientro a casa dopo un giro davvero vario ed allenante.

 

Lunghezza totale: 100 km

Dislivello totale: 2180 m

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Le salite “tossiche” della Brianza lecchese – 07/02/2020
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