La catena è l’organo meccanico che permette di trasferire il moto
circolare, sviluppato durante il gesto della pedalata, dall’asse del movimento
centrale alla ruota posteriore. La catena è composta da più maglie, ciascuna
maglia è costituita a sua volta da una coppia di piastre metalliche a cui è
permessa una rotazione relativa grazie ad un perno inserito in una bussola. La
catena è soggetta ad usura, cioè al progressivo consumo dei suoi componenti a
causa dello sfregamento. Tale sfregamento si verifica sulle superfici di
contatto in seguito alla rotazione dei perni rispetto alle bussole e al
rotolamento delle bussole lungo il profilo dell’ingranaggio. L’effetto
dell’usura sulla catena è il suo allungamento, che compromette il corretto
accoppiamento con la ruota dentata.

La contromisura fondamentale per ritardare l’usura è la corretta
manutenzione della catena attraverso una periodica pulizia e lubrificazione.

Ogni catena è esposta all’ambiente atmosferico in cui ci sono molti
elementi contaminanti quali acqua, polveri e particelle abrasive (specie
nell’utilizzo off-road). Questi contaminanti si attaccano alla catena
sporcandola e incrementando la velocità di usura. È pertanto fondamentale
pulire periodicamente la catena. Ogni quanto dipende dall’utilizzo che si fa
della bici. Personalmente per utilizzo su strada pulisco la catena dopo 250 km
massimo o dopo ogni singola uscita in caso di condizioni gravose quali strade
polverose o presenza di acqua sul percorso.

La procedura che adotto è
la seguente:

  1. Rimozione di
    eventuali incrostazioni sulla trasmissione per mezzo di una spazzola a bici
    asciutta (spesso questa operazione non è necessaria su bdc, ma solo su mtb dopo
    uscite fangose). Dopo aver spazzolato, sciacquare con tubo dell’acqua;
    l’idropulitrice è da evitare in quanto la pressione con cui l’acqua fuoriesce
    può danneggiare i cuscinetti dei mozzi/movimento centrale/serie sterzo.
  2. Applicazione
    di detergenti appositi su pacco pignoni e catena. Esistono vari tipi di
    detergente, io mi trovo molto bene con quelli della WalBike e Muc-Off. Nafta e
    cherosene sono da evitare in quanto inquinanti e dannosi per i componenti della
    bici.
  3. Dopo aver
    lasciato agire il detergente per qualche minuto, passare ripetutamente uno
    straccio attorno alla catena e far girare i pedali all’indietro. Spazzolare
    anche il pacco pignoni, le corone della guarnitura e le rotelle del cambio.
  4. Sciacquare
    con acqua per rimuovere completamente lo sporco e il detergente.
  5. Lubrificare
    ogni singolo perno della catena facendo in modo da far penetrare il lubrificante
    all’interno delle boccole lubrificando i perni. Per ottenere un buon risultato
    sono da evitare gli applicatori spray in quanto disperdono molto il
    lubrificante sulle piastre laterali della catena facendole sporcare
    prematuramente. Molto meglio gli applicatori in boccetta con beccuccio per
    un’applicazione precisa sul punto di interesse. Durante questa operazione è di
    primaria importanza evitare di contaminare con il lubrificante le piste
    frenanti sui cerchi, i dischi, i pattini dei freni e le pastiglie.
  6. Appoggiare un
    dito sulla parte superiore della catena e far girare i pedali all’indietro per
    far penetrare al meglio il lubrificante nei perni.
  7. Rimuovere il
    lubrificante in eccesso passando uno straccio sulle superfici esterne della
    catena.
  8. Lubrificare
    con olio multifunzione tutti i leveraggi della trasmissione: molla di
    deragliatore anteriore e posteriore, assi di rotazione delle pulegge e snodo
    della gabbia del deragliatore posteriore.
  9. Far salire la
    catena dal pignone più piccolo a quello più grande e viceversa per permettere
    una completa penetrazione del lubrificante nei perni della catena.
  10. Attendere
    qualche ora prima di utilizzare la bici, vedere le indicazioni riportate sul
    lubrificante che si è utilizzato.

Tipologie di lubrificanti

Dry

Sono solitamente a base PTFE, polimero appartenente alla classe dei
perfluorocarburi e conosciuto secondo la sua denominazione commerciale Teflon.
Si tratta del materiale con il coefficiente di attrito più basso conosciuto
(coefficiente di attrito dinamico PTFE/Acciaio 0.04, Acciaio/Acciaio 0.15). Nei
lubrificanti il PTFE è disciolto in un solvente volatile in grado di penetrare
nel rullino della catena; dopo l’applicazione il solvente evapora creando un
velo di lubrificante secco sul rullino. Questo velo di lubrificante secco ha la
caratteristica di non essere appiccicoso, pertanto la polvere non tende a
sporcare la catena. Lo svantaggio è che questa tipologia di lubrificanti tende
ad essere dilavata molto facilmente in condizioni umide/bagnate. I lubrificanti
dry sono quindi da utilizzare in condizioni di asciutto. Anche la durata
dell’effetto lubrificante è limitata ed è quindi necessario applicare il
prodotto con frequenza.

Wet

Sono solitamente a base siliconica o ceramica e si presentano all’aspetto
molto densi e appiccicosi. Sono quindi indicati in condizioni di umido/bagnato
in quanto non soffrono di problemi di dilavamento. Lo svantaggio è che polvere
e sporco tenderanno ad appiccicarsi facilmente alla catena che diventerà in
breve tempo nera. In queste condizioni, però, è solitamente necessario lavare
la bici dopo ogni uscita, catena compresa.

Personalmente utilizzo quasi sempre il lubrificante Muc-Off C3 Dry Ceramic
Lube che unisce nano particelle ceramiche e polimeri sintetici. È ottimo in
condizioni dry in quanto polvere e sporco hanno una bassa tendenza ad appiccicarsi
sulla catena; anche in condizioni di umido (ad esempio durante l’inverno) ha un
ottimo comportamento e mantiene le sue proprietà lubrificanti. Lo sconsiglio
per utilizzo in mtb dove polvere, sporco e bagnato tendono a dilavarlo con
facilità. 

Di seguito i link per acquistare i lubrificanti Muc-Off nella versione dry e wet (DISATTIVARE ADBLOCK E SIMILI!):

La manutenzione della catena: pulizia e lubrificazione
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