Il nome del marchio Kreuzspitze deriva dal toponimo tedesco del Monte Croce. la più alta vetta del Lagorai occidentale con i suoi 2409 m.

Il marchio  Kreuzspitze nasce nel 2009 dalla collaborazione del campione di scialpinismo Mirko Mezzanotte con Alessio Trentinaglia, titolare di un’azienda artigiana per la costruzione di macchine da rally. A loro si unisce l’ingegnere Terragnolo Bruno, progettista meccanico esperto di materiali.

 

La sinergia di questi tre amici con le loro competenze e la loro passione per la montagna ha portato allo sviluppo di prodotti per lo scialpinismo, in particolare gli attacchi. 

Noi abbiamo provato gli attacchi modello EL 2.0 completi di skistopper. Questo modello rientra nella categoria touring dell’azienda trentina, linea che affianca quella dedicata alle competizioni con attacchi ancora più minimalisti e leggeri.

Gli attacchi sono stati montati su sci artigianali in legno di Borde Ski, un’unione tutta trentina! Qui trovate la recensione dei due modelli di sci, quello da freeride e quello da scialpinismo. In particolare, gli sci da freeride sono larghi 98 mm al centro sci, mentre gli sci da scialpinismo sono larghi 83 mm al centro sci.

Costruzione

I materiali con cui sono costruiti questi attacchi sono ottimi e le parti in plastica sono ridotte al minimo. Gli EL 2.0, infatti, sono costituiti da Ergal, acciaio temprato, titanio e un tecnopolimero. I livelli di chiusura di questi attacchi sono tre, per adattarsi a tutti i modelli di scarponi, e la foratura è compatibile con puntale e talloniera Dynafit TLT Speed. Questo attacco, ottenuto da lavorazione meccanica per asportazione di truciolo, taglio laser e stampaggio ad iniezione, è dotato di supporto per rampanti e skistopper di serie e tre livelli di alzatacco. L’interfaccia per il fissaggio dei rampanti è compatibile con l’utilizzo di rampanti Dynafit. La talloniera ha una slitta di regolazione integrata con 24 mm di corsa e la regolazione dello sgancio frontale e laterale della talloniera va da 5 a 10. Il peso del singolo attacco è pari a 230 g, un valore di tutto rispetto e, nonostante il peso ridotto, la qualità è ottima, come avremo modo di descrivere nel proseguo dell’articolo. A livello estetico, questi attacchi hanno un design molto pulito e, rispetto ai loro predecessori, hanno guadagnato punti, con una linea più accattivante.

Funzionalità

In modalità salita la talloniera deve essere ruotata di 90 gradi rispetto allo sci se non si desidera avere l’alzatacco; la rotazione può avvenire sia in senso orario che antiorario, a differenza di alcuni attacchi Dynafit (esempio: Dynafit Radical Turn) in cui la rotazione può avvenire solo in un senso. Per avere l’alzatacco, la talloniera deve essere ruotata a 180° rispetto allo sci. In particolare sono disponibili due livelli di alzatacco, il primo ruotando di 180° la talloniera e il secondo sempre in questa posizione ruotando anche l’apposita levetta basculante. Tutte queste operazioni vanno effettuate manualmente e non è possibile utilizzare la punta del bastoncino.

La chiusura del puntale ha due posizioni, ottenibili tirando verso l’alto in maniera progressiva l’apposita leva. A tal proposito, Kreuzspitze dichiara che le punte del puntale che si interfacciano con lo scarpone hanno una geometria tale per cui l’ingaggio è facilitato: noi, però, non abbiamo riscontrato particolari benefici.

Per passare alla posizione di discesa, è sufficiente che la talloniera sia posizionata parallelamente allo sci con la scritta dal diritto verso il fondo dello sci; è poi necessario spostare la levetta basculante verso il fondo dello sci in modo da scoprire i due puntali che si inseriranno nei due fori presenti sul fondo degli scarponi. Se avete scelto di avere anche gli skistopper, dovrete poi ruotare di 90° la levetta che, in salita, li mantiene bloccati in modo da farli fuoriuscire. Per tornare in posizione di salita, gli skistopper andranno richiusi premendoli verso il basso e ruotando di nuovo la levetta che li mantiene in posizione. 

Prestazioni

Modalità salita: l’aggancio del puntale richiede un po’ di attenzione per evitare chiusure a vuoto, cosa molto comune a tanti attacchini. La posizione dell’alzatacco è un po’ più bassa rispetto a quella di altri attacchini, quindi qualcuno potrebbe trovare utile sfruttare anche il secondo livello di alzatacco. La chiusura della leva e la rotazione della talloniera avvengono con facilità senza eccessive resistenze. La chiusura dello skistopper richiede di pulire bene la parte sottostante dalla neve, altrimenti non si riesce ad ingaggiare la levetta di chiusura.

Modalità discesa: in posizione di discesa è opportuno pulire le varie parti dell’attacco dal ghiaccio e dalla neve che tende a volte ad accumularsi in maniera eccessiva. L’attacco si è sempre comportato nel modo corretto anche su pendii ripidi e ghiacciati senza mai aprirsi quando non doveva, sganciandosi solo quando necessario (cadute). La trasmissione della potenza sullo sci è paragonabile ad altri attacchini della stessa tipologia e, provenendo da un attacco più strutturato tipo Marker Kingpin 13, si nota la differenza.

 

Non abbiamo ancora elementi a sufficienza per valutare la durata degli attacchi; possiamo, però, dire che, dopo una quindicina di uscite, non ci sono segni particolari di usura.

Infine il prezzo, che è competitivo: sul sito Kreuzspitze li si trova scontati a 319 euro.

Sottolineiamo, infine, l’anima tutta made in Italy e, in particolare, made in Trentino che caratterizza questi attacchi.

Per maggiori informazioni: https://lnx.kreuzspitze.com/wp/

Kreuzspitze EL 2.0
Tagged on: