Dopo una bella pedalata, torniamo a casa soddisfatti, ma anche stanchi, sporchi e sudati: tutti i ciclisti sanno di cosa stiamo parlando e quali sono questi spiacevoli effetti collaterali! Anche se è il prezzo da pagare se vogliamo portare avanti questa nostra passione, ci sono comunque dei metodi per ridurre o eliminare questi rischi biologici: in questo articolo cerchiamo di spiegare come fare. Mi raccomando, visto l’argomento un po’ schifoso, evitate di leggerlo mentre state mangiando!

Casco

Se il casco non viene mantenuto pulito, può diventare un ricettacolo di batteri e altri microrganismi che, con il loro metabolismo, producono odori spiacevoli. Questo vale soprattutto per alcuni ciclisti, che si devono preoccupare più di altri di lavare tutte le parti interne del proprio casco. Se l’igiene del casco viene trascurata, i batteri possono nutrirsi delle secrezioni derivanti dal sudore e proliferare, come pure alcune spore di muffe, che adorano il mix di grassi e zuccheri presente nell’ambiente umido del casco. La brutta conseguenza, oltre all’odore sgradevole, potrebbe essere un fastidioso rash cutaneo sulla fronte e/o in testa, oppure anche in faccia o sul mento se parliamo dei laccetti del casco.

Chiaramente, questo problema è maggiore in estate, quando si suda di più, ma potrebbe riguardarvi anche nelle altre stagioni se tendete a sudare molto e non avete l’abitudine di mantenere pulito il casco.

Cosa si può fare?

Sicuramente è bene lavare spesso tutte le parti del casco che vengono a contatto con noi: sarà il nostro naso a suggerirci quanto spesso farlo. È bene lavare tutte le parti in tessuto in acqua calda e saponata, magari con un sapone antibatterico (attenzione a non usare prodotti che contengono solventi poiché potrebbero danneggiare la parte esterna in plastica del casco).

Scarpe

Tutti sappiamo le problematiche relative alle scarpe da bici ed è inutile entrare in sgradevoli dettagli. Parliamo, quindi, direttamente di cosa si può fare per evitare che le nostre scarpe emanino cattivi odori.

Soprattutto se siamo di ritorno da un giro in bici in cui le scarpe si sono bagnate, è bene non lasciarle in un ambiente freddo e umido, altrimenti i microrganismi cominceranno a moltiplicarsi e le scarpe non riusciranno ad asciugare in tempo prima del successivo giro in bici. Una buona pratica consiste nel riporre le scarpe in un ambiente asciutto, inserendo al loro interno della carta di giornale appallottolata. Nei casi estremi, è possibile riempire un paio di vecchi calzini con della lettiera per gatti e infilarli nelle scarpe: la lettiera aiuterà ad assorbire l’umidità e a neutralizzare l’odore. Altri metodi consistono nell’utilizzo di spray specifici per calzature sportive, che aiutano a neutralizzare gli odori, oppure nell’aggiungere qualche cucchiaio di bicarbonato di sodio in polvere all’interno delle scarpe e lasciarlo agire per un paio di giorni prima di rimuoverlo.

Guanti e salopette/pantaloncini

Anche per quanto riguarda i guanti, è bene lavarli regolarmente, specie d’estate, ad una temperatura di almeno 30°C (anche se è meglio 40°C). Ancora più importante è il lavaggio della salopette o dei pantaloncini, visto che in teoria vanno utilizzati senza mutande ed è bene evitare brutte infezioni o infiammazioni alle parti intime… L’ideale, per essere tranquilli, sarebbe lavare i pantaloncini dopo ogni uscita: è vero che la durata di questi capi si riduce se li laviamo troppo spesso, ma crediamo sia molto più importante preservare la propria salute, ricordando che spesso le infezioni sono difficili da debellare una volta contratte.

Capi intimi (base layers)

L’obiettivo delle maglie intime (o di altri capi direttamente a contatto con il nostro corpo) è quello di favorire l’allontanamento del sudore dalla pelle in modo da rimanere asciutti.

Il corpo umano possiede due diversi tipi di ghiandole sudoripare: le ghiandole eccrine coprono la maggior parte del corpo e producono un sudore acquoso che contiene sodio, cloro e potassio, mentre le ghiandole apocrine sono localizzate in aree dove ci sono molti follicoli piliferi (ad esempio le ascelle) e producono un sudore che, oltre ai suddetti componenti, contiene anche acidi grassi, urea e ammoniaca. I batteri presenti sulla superficie della pelle interagiscono con il sudore e, con il loro metabolismo, producono gli odori sgradevoli che conosciamo.

I capi intimi devono far fronte a ciò e devono combattere anche contro le cellule epiteliali morte.

Alcuni capi tendono a sviluppare odori sgradevoli più di altri. Spesso i capi che contengono poliestere sono tra i peggiori, mentre i capi in lana possiedono proprietà antibatteriche naturali (ecco perché molte persone utilizzano capi intimi in lana merino).

Anche in questo caso, l’ideale sarebbe lavare i capi intimi dopo ogni uscita. Un normale lavaggio dovrebbe uccidere la maggior parte dei batteri, meglio ancora se, oltre al detersivo, si utilizza anche un detergente antimicrobico.

Ah, non dimenticate di lavare anche la fascia cardio (ovviamente dopo aver rimosso il sensore).

Borracce

Nelle borracce, se non regolarmente pulite, può crescere praticamente qualsiasi forma di vita. Il problema è che, poi, questi microrganismi finiscono direttamente nel nostro corpo quando beviamo dalla borraccia…

L’utilizzo di bevande isotoniche all’interno della borraccia favorisce sicuramente la proliferazione di microrganismi, che saranno ben felici di trovare a loro disposizione residui di maltodestrine (zuccheri), sali minerali, vitamine e altri nutrienti tanto importanti per noi quanto per loro. Le parti della borraccia più difficili da pulire sono tipicamente il fondo e la valvola di apertura/chiusura. A differenza dei ciclisti professionisti, a cui vengono fornite borracce monouso che vengono poi immediatamente cambiate, noi ciclisti amatori non possiamo concederci il lusso di comprare borracce nuove ogni volta.

Cosa possiamo fare, quindi, per mantenerle pulite?

Le borracce possono essere lavate sul ripiano più alto della lavastoviglie oppure a mano in acqua saponata molto calda con l’ausilio di uno scovolino. Alcune borracce consentono di rimuovere la valvola da cui si beve in modo da pulirla meglio e riposizionarla in seguito. Si possono usare anche dei liquidi sterilizzanti, come quello marchiato Milton che si utilizza per sterilizzare i biberon dei neonati, anche se ad un certo punto vi vedrete comunque costretti a cambiare borraccia quando diventerà difficile mantenerla pulita.

Il nostro consiglio

Se scegliete capi di buona qualità, sarà anche più facile mantenerli puliti e il tipo di tessuto più tecnico aiuterà a contrastare la proliferazione microbica. Noi ci affidiamo a i-eXe Sport e Stelvio Collection Cycling: se volete acquistare dei prodotti dal loro sito, disponiamo dei codici sconto GAIASIMONE20 (codice sconto i-eXe del 20%) e STELVIO15ALP (codice sconto Stelvio Collection Cycling del 15%).

I rischi biologici del ciclista: quali sono e come contrastarli
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