Il confronto tra queste due tecnologie è ora più che mai al centro di dibattiti nel mondo del ciclismo, dal livello professionistico a quello amatoriale o del ciclista della domenica. In questo articolo cerchiamo di analizzare i pro e i contro considerando vari aspetti tecnici e condizioni di utilizzo.

Condizioni ambientali

Partiamo dall’analizzare il comportamento delle due tipologie di impianti frenanti quando utilizzati in condizioni gravose quali forte umidità, pioggia, sporco e fango. Qui i freni a disco primeggiano per i seguenti motivi: forniscono una forza frenante più modulabile rispetto ai freni tradizionali con cui è più facile arrivare al pericoloso bloccaggio della ruota. Inoltre la frenata con i dischi è più pronta, nei freni tradizionali infatti è necessario che la pista frenante si pulisca da sporco, acqua e fango con la prima frenata prima che la risposta sia efficace.

Affidabilità e manutenzione

I freni tradizionali sono indubbiamente più semplici rispetto a quelli a disco, specie se si considera la versione con attuazione idraulica. Pertanto in termini di affidibilità, le potenziali failure e le probabilità di guasto del sistema tradizionale sono inferiori. In termini di manutenzione i freni tradizionali vincono ancora, la regolazione e sostituzione dei pattini e del cavo di attuazione sono operazioni più semplici rispetto alle analoghe operazioni da compiersi sui freni a disco. Questi ultimi richiedono inoltre uno spurgo dell’impianto da effettuarsi almeno una volta all’anno, operazione non difficile ma delicata e da compiersi con appositi kit il cui costo è maggiore rispetto alle semplici chiavi a brugola richieste per operare sui freni tradizionali. 

Durata

Con una manutenzione adeguata ed eseguita regolarmente, la durabilità dei due sistemi frenanti è identica se si considera come parametro l’esecuzione dell’azione frenante. Se però si considera un orizzonte temporale limitato, ad esempio qualche mese, l’usura delle pastiglie dei freni a disco è notevolmente più rapida dei pattini del sistema tradizionale. Inoltre le operazioni di manutenzione dei freni a disco richiedono generalmente di essere eseguite più spesso. Pertanto questo è un parametro da tenere ben in considerazione per coloro i quali non amano eseguire troppo spesso operazioni di manutenzione.

Costo

 

L’acquisto di un impianto frenante con freni a disco è superiore rispetto ad un impianto tradizionale. Ad esempio, considerando il popolare gruppo Ultegra di Shimano, si passa dai 1130€ della versione con freni tradizionali ai 1300€ della versione disco. Effettuato lo sborso iniziale, bisogna poi considerare il costo necessario per la manutenzione. L’impianto con freni a disco è economicamente più gravoso per i seguenti motivi: la durata delle pastiglie inferiori rispetto ai dischi, lo spurgo richiede un kit dedicato se si fa da sé, altrimenti un meccanico comporta una spesa di qualche decina di euro per effettuare questa operazione. Infine i costi di eventuali ricambi sono maggiori per l’impianto con i dischi data la sua maggiore complessità. 

Estetica

Si tratta di un parametro soggettivo, ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze. E’ bene sottolineare che gli ultimi sviluppi dei freni a dischi hanno introdotto rotori con linee molto accattivanti, inoltre le pinze direct mount hanno migliorato di molto la pulizia del telaio.

 

Sistema di bloccaggio ruota

I freni tradizionali presentano il classico sgancio rapido introdotto tanti anni fa da Campagnolo. Nel sistema disco, tale soluzione non è adeguata in quanto la forza frenante applicata al rotore si scarica direttamente al mozzo della ruota scaricando notevoli forze sul telaio che deve pertanto essere più rigido. Da qui nasce l’esigenza di bloccare le ruote con perni passanti che vanno ad avvitarsi sul telaio stesso. Le misure più comuni nel settore strada sono 12×100 e 12×142 dove il primo numero indica il diametro del perno mentre il secondo la sua lunghezza. Il perno passante rende quindi il sistema di bloccaggio più rigido migliorando la guidabilità della bici soprattutto in curva. Essendo inoltre filettato nel telaio stesso, la possibilità di una sua apertura accidentale è molto inferiore rispetto al classico sgancio rapido.

Peso

 

Il sistema frenante tradizionale ha un peso inferiore rispetto a quello a disco. Quest’ultimo infatti richiede rotori aggiuntivi da applicare al mozzo ruota, comandi dedicati che alloggino il pistone idraulico di attuazione, pinze più pesanti poiché devono ospitare il sistema idraulico in grado di spingere le pastiglie contro i dischi, telai e ruote più robuste a causa del diverso modo in cui la forza frenante si scarica su di essi. Negli ultimi anni i progressi tecnologici hanno assottigliato la differenza di peso tra impianto disco e tradizionale, si parla di circa 500g per la bici completa a favore del sistema tradizionale.

E la vostra prossima bici sarà con i dischi o con i freni tradizionali?

Freni a disco vs freni tradizionali: chi vince?
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