Se volete cimentarvi a scalare una delle salite più famose e dure dell’arco alpino, il Colle dell’Agnello, con i suoi 2744 m di altitudine, è quello che fa per voi. Questa salita è stata inserita più volte in alcune tappe del Giro d’Italia e del Tour de France ed è prevista anche durante il Giro di quest’anno (meteo e nevicate permettendo, dato che a causa del coronavirus la tappa si svolgerà in autunno). Il Colle dell’Agnello, il secondo valico automobilistico più alto d’Italia e il terzo d’Europa (preceduto solo dal Colle de l’Iseran e dal Passo dello Stelvio) mette in comunicazione la Valle Varaita, nel cuneese, con il dipartimento francese delle Alte Alpi.

Noi siamo partiti da Brossasco (CN), posto a quota 606 m. La strada inizia a salire blandamente fin dal paese precedente, Piasco (458 m). Fino a Confine Inferiore le pendenze sono sempre blande e raggiungono solo per qualche tratto il 4-5% al massimo. Nei pressi di Casteldelfino la strada comincia a percorrere qualche tornante un po’ più ripido, per poi spianare di nuovo fino a Pontechianale. Da Chianale, frazione di Pontechianale, ha inizio il tratto più difficile e ripido dell’ascesa al Colle dell’Agnello: 9 km con una pendenza media dell’11% e picchi fino al 15% che non lasciano possibilità di rifiatare. L’ambiente severo e desolato, sovrastato dal Monviso a est, ne fa una delle più dure strade alpine con una carreggiata che costeggia sovente tanto dirupi quanto pareti di roccia nuda.

Raggiunto il Colle, è consigliabile, se le vostre gambe lo permettono, affrontare la discesa sul versante francese, che noi abbiamo percorso per 15 km fino a Molines-en-Queyras (1760 m); volendo, è possibile scendere ulteriormente per altri 6 km fino a Château-Ville-Vieille (1380 m). La discesa sul versante francese va affrontata con cautela nei primi ripidi 5 km, sebbene la strada sia ampia e l’asfalto in ottime condizioni; in seguito, le pendenze si addolciscono e la strada alterna tratti quasi pianeggianti a parti più pendenti. Prestare particolare attenzione nei paesini francesi dove ci sono strettoie a senso unico alternato.

La risalita al Colle dell’Agnello dal lato francese è meno impegnativa di quella dal versante italiano, ma l’aver già affrontato il severo lato italiano può lasciare il segno nelle gambe, specialmente negli ultimi 5-6 km, che presentano pendenze medie spesso superiori al 9%.

Riguadagnato faticosamente il Colle, non resta che affrontare la lunga discesa fino alla bassa Valle Varaita: fate attenzione ai primi 9 km molto pendenti con strada stretta e tornanti ripidi, poi le pendenze si attenuano ma l’asfalto peggiora.

Con un giro del genere si prova la soddisfazione di aver affrontato un’ascesa mitica in un severo ambiente di alta montagna che di sicuro ci farà già sognare altre impegnative scalate!

 

                              Lunghezza: 126 km; Dislivello 3300 m

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Doppio Colle dell’Agnello (2744 m) – 01/08/2020
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