Partenza: Stadolina (BS) 1030 m 

Difficoltà: E

Altitudine minima e massima: 1030 m / 2300 m

Dislivello: 1250 m

Sviluppo: 21 km

Esposizione: Nord

Periodo suggerito: da giugno a ottobre

Durata indicativa: 3h per l’andata, 2h per il ritorno

Da Stadolina bassa si raggiungono le case di Vallaro (Valar) presso l’Oglio (parcheggio poco oltre il ponte sul fiume). Si imbocca da qui la ripida mulattiera sulla destra (non seguire la pista ciclabile che porta a Temù) che sale verso sud tra il fitto bosco. In poco meno di un’ora si raggiungono le Baite Paghera (1455 m) costruite prevalentemente in legno invece che in pietra, cosa assai rara nel Parco dell’Adamello. Poco oltre le baite si incontra sulla destra il bivio con il sentiero n°72 con le indicazioni Rifugio alla Cascata e Baite Pornina. Lo si imbocca e ci si mantiene su questo largo sentiero per circa 45 minuti salendo ancora un po’ di quota e passando accanto ad alcuni ruderi militari e roccoli. Quando il sentiero inizia a scendere, in prossimità di un tornante verso destra, si incontra alla nostra sinistra la deviazione per la Piana dei Morei e la Cresta Salì; poco sotto di noi si trovano le Baite di Pornina. Si prende questa deviazione e si segue la strada militare da poco restaurata che sale con pendenza moderata. Il percorso guadagna quota tra abeti e larici con splendidi scorci sull’opposto versante. Poco dopo la deviazione si incontra sulla sinistra un cartello con l’indicazione Cresta Salì, è possibile salire da qui su pendenze più ripide nel bosco (prima traccia GPS sotto) o mantenersi sulla traccia principale che sale con pendenza più blanda ma con maggior sviluppo (seconda traccia GPS sotto). In entrambi i casi si raggiunge, in circa un’ora dalla deviazione sopra le Baite Pornina,  la Piana dei Morei a quota 2134 m. Da qui si ha un’impareggiabile vista sull’Alta Valcamonica ed i suoi paesi oltre che sulle vette dell’Ortles-Cevedale e sui passi Mortirolo, Gavia e Tonale. Nei dintorni possiamo visitare ruderi d’edifici di guerra e trincee. Dalla Piana il largo sentiero si fa più stretto e rimonta l’arrotondato pascolo sovrastante in direzione del Corno Pornina. Anche in questo tratto si incontrano molti resti di trincee e postazioni circolari per mitragliatrici. Dalla Piana si giunge quindi sulla cima di Cresta Salì a quota 2300 m in poco meno di mezz’ora. Da qui si domina dall’alto la severa e poco frequentata Val di Vallaro e si può ammirare l’imponente circolo roccioso del gruppo del Pornina che non offre vie di salita agevoli. Dalla vetta è possibile proseguire un poco oltre, dapprima in discesa e poi in salita per portarsi all’ultima postazione di guerra. Questo ultimo tratto è un poco esposto. Il ritorno lo si effettua dal medesimo itinerario di salita (seconda traccia GPS sotto), scegliendo se accorciare il percorso passando nel bosco (seguire le frecce segnaletiche in legno). Da poco sopra le Baite Pornina è anche possibile proseguire in discesa verso il Rifugio alla Cascata e fare rientro a Stadolina passando dalla Val Paghera di Vezza d’Oglio (prima traccia GPS sotto).

L’itinerario si presta anche ad essere percorso di corsa, in questo caso i tempi si riducono a circa 2h per la raggiungere la Cresta Salì e circa 1h15min per la discesa.

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Cresta Salì 2300 m da Stadolina