Partenza: Stadolina (BS) 1030 m

Difficoltà: EE

Altitudine massima: 2758 m

Dislivello: 1690 m

Sviluppo: 18.5 km

Durata indicativa: 4h30’/5h (salita 3h30’)

Esposizione: Sud-Est

Periodo suggerito: Giugno-ottobre

L’itinerario qui descritto prevede l’arrivo a Tor dei Paga’, che si può raggiungere secondo il percorso riportato a questo link oppure secondo l’itinerario scelto oggi. Siamo partiti da Stadolina e risaliti a Vione, imboccando qui la Via Premia che conduce all’omonimo gruppo di baite. Dall’estremità superiore di Premia, in prossimità di una baita con uno spaventapasseri seduto su una panchina, si imbocca il sentiero che risale verso destra, dirigendosi alle baite Doc (o Doch). Proseguendo oltre Doc, sempre in salita, si raggiungono le belle baite Saline, dove la vista si apre sull’imponente massiccio dell’Adamello e su tutte le cime circostanti. Da qui si sale circa 10 metri, ignorando il bivio per Cané, e poi si segue il bivio per le Casine di Bles (a sinistra). La mulattiera sale ripidamente fino a raggiungere, a quota 2078 m, le Casine di Bles e, in seguito, Tor dei Paga’ come riportato sul relativo itinerario. Dai resti archeologici di Tor dei Paga’ si prosegue in direzione Corno di Bles, con le sue bancate di bianco marmo e i grandiosi panorami: il percorso diviene via via più impegnativo (EE) e piuttosto faticoso. Con itinerario in comune con il segnavia CAI 66, dunque, si risale il ripido crinale pascolivo puntando verso destra in direzione di alcuni evidenti scuri spuntoni rocciosi, seguendo sempre i segni bianco-rossi presenti sui sassi che si incontrano. Continuando l’erta salita su pascolo e brevi ghiaioni, ci si porta alla base della cresta sommitale vicino al crinale orientale e ci si innalza ulteriormente verso la vetta seguendo le tracce tra gli sfasciumi, facendo attenzione a percorrere la precipite parete che volge verso la Val Canè. Oltrepassando, quindi, l’ultimo delicato tratto del percorso, si giunge in cima ai 2758 m del Corno di Bles, su cui si trova una grande croce bianca. Il panorama di cui si gode dalla vetta è maestoso: da nord-est verso sud, si vedono la Punta di Pietrarossa, il Coleazzo, qualche lontana cima dolomitica, la Presanella, il Castellaccio, il Pisgana, il Salimmo, la Calotta, il Corno Bianco, l’Adamello, la Plem, il Baitone, l’Aviolo, mentre a sud-ovest si vedono i gruppi della Concarena e del Camino, le Orobie, il Disgrazia e il Bernina. Poco sotto si ammirano le Cime Seroti, la Grom, il Pianaccio e la Valcamonica dal Tonale fino a Edolo.

La discesa avviene seguendo lo stesso itinerario dell’andata fino alle Casine di Bles; per variare, da qui, si può seguire il bel sentiero indicato con il segnavia 84 da un cartello in legno appeso ad un albero su cui sono segnati la località Plasa Pressanalt e Canè. Inizialmente il sentierino si sposta a mezza costa verso la Val Canè, con qualche saliscendi, fino a scendere poi in maniera più decisa tra i bei larici passando dal Roccolo di Arnaldo in località Plasa Redonda. Da qui si scende ulteriormente e poco dopo si mantiene la destra per raggiugere in breve tempo le baite Saline. Ritorno a Stadolina per la stessa via dell’andata.

 

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Corno di Bles 2758 m – 23/06/2021
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