Partenza: Piana della Vallina d’Amola 2020  (non sempre raggiungibile in auto nel periodo consigliato)

Difficoltà: BSA, 3.1/ PD / S3

Altitudine minima e massima: 2020 m – 3558 m

Dislivello: 1600 m

Sviluppo: 15 km

Orario indicativo: 5 ore

Esposizione (salita e discesa): Sud-Est

Periodo suggerito: Aprile / Maggio. La strada asfaltata che porta a Piana della Vallina d’Amola non viene tenuta aperta durante l’inverno. Verificarne l’apertura.

Splendido itinerario, in ambiente suggestivo e selvaggio, meno frequentato della via normale che sale dal Rifugio Denza. E’ bene tenere conto dell’esposizione e dello zero termico per affrontare la discesa ad orario opportuno in condizioni sicure.

La strada che porta alla Piana della Vallina d’Amola coincide in gran parte con quella che porta al Rifugio Cornisello; è interamente asfaltata e piuttosto stretta in alcuni punti. La si imbocca dal paese di Sant’Antonio di Mavignola, posto tra Madonna di Campiglio e Carisolo. Dopo circa 10 km dal suo inizio, si incontra il bivio con il Rifugio Cornisello. Andando a sinistra si raggiunge in breve il parcheggio. Dal qui si percorre brevemente la piana per poi risalire un ripido pendio sulla destra. Questo permette di arrivare sul filo della dorsale morenica sovrastante e portarsi in vista del Rifugio Segantini 2373 m dove è possibile spezzare la gita pernottando nel locale invernale.

Dal rifugio si prosegue verso ovest seguendo un altopiano ricco di saliscendi. Sempre puntando in direzione ovest, ci si porta ai piedi di un ripido canale obliquo che permette di raggiungere il Passo dei Quattro Cantoni a quota 2781 m. Prestare attenzione in questo tratto per il pericolo valanghe. Ci si trova ora su un piccolo intaglio roccioso che si apre sulla lunga cresta tra il Trapezio e la Cima Bifora. Il Passo permette il collegamento tra la piana della Vallina d’Amola e la Val di Nardis. E’ ora necessario perdere qualche metro di quota calandosi sul ripido pendio dell’opposto versante. Giunti sul pianoro sottostante si punta in direzione nord-ovest risalendo senza via obbligata il pendio moderatamente ripido che rimane sotto la cresta rocciosa del Monte Nero (che rimane alla nostra destra). Verso quota 3100 m ci si porta al centro del vallone che si continua a risalire senza via obbligata evitando i tratti più ripidi. Si giunge quindi ai piedi di un ripido pendio posto sotto la vetta della Presanella. Spostandosi a destra è possibile salire agevolmente questo pendio portandosi sulla cresta sud-est poco a monte del Bivacco Orobica a quota 3382 m. Da qui si obliqua a sinistra per guadagnare i 3558 m della Presanella. L’ultima parte può richiedere di salire con piccozza e ramponi. E’ consigliabile portare gli sci in cima per scendere direttamente sul pendio sottostante cercando i punti migliori tra le rocce (richieste ottime capacità sciistiche in questo caso). Discesa per la via di salita, attenzione al tratto posto nei pressi del Passo dei Quattro Cantoni da non affrontare ad ora tarda se la giornata è calda.

Cima Presanella dalla Val Nambrone