Per maggiori info: https://www.bordeski.com/ 

Abbiamo già parlato di Borde Ski nel nostro precedente articolo recensendo la versione da scialpinismo, qui trovate il link all’articolo.

Ora è tempo di recensire la versione da freeride. Lo sci, come tutti i modelli di Borde Ski, è stato realizzato su commissione con grafiche e finiture da noi scelte.

Lunghezze disponibili: 168, 180 e 184 cm. Il mio modello è da180 cm (sono alto 183 cm per 61 kg)

Sciancratura (180 cm): 130 mm punta, 98 mm centro sci, 120 mm coda

Raggio di curvatura: 15 m per il 168 cm, 22 m per il 180 cm, 26 m per il 184 cm.

Struttura: Anima alternata in abete con innesti in carbonio, kevlar e fibra di vetro. Rivestimento con legno di larice (disponibili anche legni diversi), incisione personalizzata del logo Alpinebike e di un lupo (quest’ultimo è anche in parte dipinto a mano con acrilico), infine un dipinto con vernice nera posto sotto all’incisione del lupo. È possibile anche avere degli sci intarsiati: la scelta dipende dal tipo di disegno che si desidera. Borde Ski vi guiderà sulla scelta migliore tra le due tecniche.

Profilo rocker in punta/coda minimo, inferiore rispetto a sci da freeride classici

Peso misurato (180 cm): 1850 g ad asta

Sci montato con attacchi Kreuzspitze EL 2.0 con skistopper (a breve pubblicheremo una recensione dedicata)

Scarponi con cui li utilizzo: Scarpa Maestrale RS

L’utilizzo del legno come materiale da costruzione per gli sci permette di ridurre le vibrazioni dello stesso come abbiamo già spiegato qui

Il legno ha ottime proprietà meccaniche al pari o superiori di molti materiali artificiali. Ha inoltre il vantaggio di essere ecologico, duraturo e leggero dato che, a parità di volume, pesa quattro volte in meno del carbonio.

Un altro aspetto non trascurabile è la durata. Il legno ha una elevata resistenza agli urti/vibrazioni. Inoltre le ammaccature e i graffi non generano cricche in grado di propagarsi e ingrandirsi come invece succede nei materiali compositi (e.g. fibra di carbonio o fibra di vetro).  Tali graffi inoltre possono essere facilmente riparati utilizzando un’apposita vernice.

Salita

Il peso di 1850 g non è trascurabile e si fa sentire soprattutto in gite con dislivelli importanti sopra ai 1000 m. Tuttavia, se non si ha intenzione di gareggiare, tale peso non preclude la possibilità di utilizzare questa versione da freeride anche per scialpinismo classico soprattutto se lo sci è montato con attachini stile Dynafit o simili (come nel mio caso). Lo sci è ben bilanciato e lo si manovra con facilità anche nelle inversioni su ripidi pendii. E’ da notare però che, dato il rocker molto ridotto in punta, è necessario prestare attenzione nel richiamo dello sci a monte durante le inversioni per evitare che la punta impatti contro il pendio rendendo difficoltosa l’inversione. In pratica è necessario fare un buon colpo di tacco! Lo sci è stato utilizzato anche su pendii ripidi di neve dura, qui i 98 mm al centro richiedono attenzione nel far lavorare bene le lamine nei traversi ripidi. L’utilizzo di rampanti rende la progressione più sicura in condizioni del genere. Le pelli che utilizzo per questi sci, tagliate su misura, sono le Contour Guide Cut Mix che offrono un buon compromesso tra tenuta e scorrevolezza. L’utilizzo del legno rende questi sci più delicati rispetto ai materiali tradizionali, pertanto è bene prestare attenzione per evitare di sfregare gli sci tra di loro durante la progressione e nelle inversioni.

Discesa

Su neve fresca e polverosa lo sci è divertente e i 98 mm al centro offrono una buona galleggiabilità. Il poco rocker in punta però lo penalizza un po’ in queste situazioni, con tanta neve fresca la punta fatica a rimanere visibile. Su nevi più lavorate ed  irregolari la struttura dello sci consente di sciare con aggressività e velocità senza che le irregolarità del manto creino vibrazioni eccessive. Nello stretto è uno sci facile da girare, le curve saltate si riescono ad eseguire con facilità e lo sci, una volta rientrato in contatto con il pendio, riprende subito la presa di spigolo senza incertezze. Su nevi dure lo sci non va mai in crisi anche quando si aumenta la velocità. Lo smorzamento delle vibrazioni è ottimo permettendo sempre una buona conduzione della curva, quasi ci si dimentica di avere sotto al piede uno sci da 98 mm.

Infine, una nota sugli attacchi. L’attacchino Kreuzspitze EL 2.0 è ben costruito e funzionale, ma per uno sci di carattere come questo sarebbe più opportuno un attacco tipo Marker KingPin in modo da garantire una miglior trasmissione della potenza e permettere una sciata più aggressiva (abbiamo parlato dei Marker KingPin qui). Il peso di sci e attacco in questo caso raggiungerebbe però i 2.6 kg ad asta, un valore forse troppo alto per utilizzare questi sci anche per scialpinismo classico. Pertanto, l’attacchino è il compromesso giusto per un utilizzo a 360°.

Per avere un preventivo, contattate Borde Ski all’email info@bordeski.com. Per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.bordeski.com/.

Borde Ski Freeride: sci in legno artigianali personalizzati made in Trentino
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