Partenza: Stadolina (BS)

Quota di partenza: 1050 m

Quota di arrivo: 2015 m

Dislivello: 1050 m

Sviluppo: 17.4 km

Difficoltà: E

Attrezzatura consigliata: normale da escursionismo

Orario indicativo: 4h30’

Periodo consigliato: maggio-novembre

 

Partendo da Stadolina bassa (1050 mslm), frazione di Vione, si segue per Temù tramite la Via Val d’Avio. Dopo meno di 1 km, si svolta a destra verso l’abitato di Vallaro, da cui inizia una mulattiera in salita che porta alle baite di Paghera (1455 mslm) in circa 50 minuti. Le pendenze sono abbastanza impegnative se si desidera provare a salire in MTB, mentre il fondo stradale alterna ciottoli cementati a tornanti in cemento e, più avanti, dove le pendenze si addolciscono leggermente, la strada diventa una classica forestale di sassi e terra. Arrivati alle caratteristiche baite di Paghera, costruite con la tecnica del Blockbau (più altoatesina che camuna), si prosegue sulla mulattiera lasciandosi le baite sulla destra. Poco dopo si incrocia un bivio: bisogna tenere la sinistra e seguire le indicazioni per Malga del Calvo (il sentiero sulla destra porta a Pornina/Piana dei Morei). Si prosegue dritti fino ad incrociare un altro bivio, non segnalato da cartelli: anche in questo caso si segue la strada di sinistra, che ha un andamento inizialmente pianeggiante, anziché seguire la strada di destra, la quale si trasforma presto in un sentiero e si ricongiunge comunque nei pressi della Malga Monte Calvo, effettuando un giro più lungo che transita nel fondo del vallone.

La forestale procede con vari saliscendi, per poi inerpicarsi in maniera decisa a circa 2.5 km dalla Malga Monte Calvo, posta a 2015 m sotto l’omonimo monte. La malga appare sulla destra, raggiungibile da una stradina lunga un centinaio di metri. Per poter effettuare un giro ad anello, si prosegue lungo la forestale, lasciandosi la malga sulla destra. Dopo circa 500 metri dalla malga, si sbuca nella vecchia località sciistica dove è collocato il Rifugio Orizio (attualmente in stato di degrado e abbandono). Ci si lascia il rifugio sulla sinistra e, dopo circa un centinaio di metri, sempre sulla sinistra, si prende un piccolo sentiero che scende in diagonale tra erba e muschio, poco segnato e con un andamento di non sempre facile individuazione. Dopo circa 800 metri, si interseca sulla destra una ripida forestale dal fondo decisamente sconnesso, a causa del passaggio dell’acqua durante intense precipitazioni di pioggia. Il transito su di essa è disagevole ed è necessario prestare attenzione ai fossi e alle canaline che si sono formati, complice l’elevata pendenza della strada. A quota 1425 metri, dopo poco meno di 2 km, si incontra un bivio: da sinistra scende una bella forestale (che, probabilmente arriva dal Rifugio Orizio, ma non vi sono indicazioni a riguardo) che prosegue verso destra in direzione Urticaia (anche noto come Orticaglia), mentre diritto si segue per l’abitato di Cavaione, penultima meta di questa escursione. La mulattiera scende ancora con un fondo piuttosto disconnesso, che migliora quando la pendenza si addolcisce in prossimità di alcuni ponticelli. Dopo circa 1 km di discesa a partire dal bivio, si giunge ad un altro bivio dove si continua a seguire per Cavaione, raggiungibile in 300 metri. Per ritornare al punto di partenza dell’itinerario, a Cavaione si segue per il Ristorante “El Biol” e si sbuca nuovamente sulla Via Val d’Avio; percorrendola verso sinistra, si ritorna a Stadolina bassa, per un totale di 17.4 km e 1050 metri di dislivello positivo.

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Anello del Monte Calvo da Stadolina – 22/09/2019
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