Itinerario impegnativo per mountain bike che richiede un buon allenamento e discrete capacità di guida della bici. La tanta fatica verrà ripagata da splendidi scorci sull’alta Valcamonica e la valle dell’Aprica.

Il percorso ricalca, nella prima parte, quello del Gran Tour del Mortirolo, segnato con cartelli bianchi e rossi e con il numero 69.

Siamo partiti da Stadolina (BS) e abbiamo imboccato subito la bella ciclovia dell’Oglio in direzione Edolo, lasciandola all’altezza della frazione Davena di Vezza d’Oglio. Qui abbiamo percorso per un breve tratto la SS42 fino ad imboccare, poco dopo Incudine, la deviazione per Monno e per il Passo del Mortirolo. Poco prima di raggiungere il paese di Monno, abbiamo girato a sinistra prendendo la stradina sterrata che, con qualche saliscendi, conduce alla bella chiesetta di San Brizio e prosegue fino ad incrociare la strada asfaltata per le baite di Mola. Qui, a quota 900 m, comincia la lunga e ripida salita, interamente su strada asfaltata, che, in poco meno di 10 km e con una pendenza media del 10.3%, conduce alle baite di Mola (1710 m). La pendenza media già elevata è resa ancora più difficile da alcuni tratti al 20%, fortunatamente non troppo lunghi. Attraversato l’alpeggio, la strada diventa sterrata con fondo non sempre adatto ai principianti e prosegue con decisi saliscendi sino a Coren, ove una ancor più decisa salita conduce alla frazione Bagno, ottimo punto panoramico sull’ampia conca di Guspessa. La sterrata si fa ora più facile e prosegue in falsopiano per altri 4 km sino al pittoresco Laghetto di Guspessa, ove incrocia la strada asfaltata che da Trivigno porta al Mortirolo. Da qui abbiamo deciso di percorrere questa strada in direzione Trivigno per poco meno di 3 km, abbandonandola prendendo il bivio sulla sinistra che conduce a Doverio e Megno. La strada, sempre asfaltata, scende molto ripida e stretta, ricca di curve e tornanti, a questi piccoli abitati, per poi ricongiungersi con la SS39 del Passo Aprica all’altezza di Corteno Golgi. Qui si svolta a sinistra in direzione Edolo e poi subito a destra prendendo una stradina che transita attraverso il paesino di Lombro. Con qualche breve salita si sale a Santicolo e poi si scende a Edolo (consigliamo di passare nel centro del paese). Si attraversa la SS42 e si imbocca la strada che conduce al Monte Colmo, passando a fianco alla centrale Enel. Dopo qualche ripido tornante, si prende la ciclovia dell’Oglio che, dopo un primo pezzo di falsopiano, sale molto ripida con pendenze che sfiorano il 20%, per poi farsi più dolci prima di ulteriori ripidi strappi che ci accompagneranno fin dopo Incudine. Si prosegue fino a fare rientro a Stadolina sempre seguendo la ciclovia dell’Oglio.

Lunghezza: 67 km

Dislivello positivo: 2080 m

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Alle Baite di Mola e oltre [MTB] – 02/11/2020
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