Partenza: Ponte del Guat, Val Malga 1528 m

Difficoltà: OSA, 5.1/ AD / S5

Altitudine minima e massima: 1528 m / 3554 m (Adamello) – 3373 m (Corno Miller)

Dislivello: 2026 m (Adamello) – 1845 m (Corno Miller)

Sviluppo: 20 km

Orario indicativo: 6-7 ore

Esposizione (salita e discesa): Ovest

Periodo suggerito: Aprile / Maggio. E’ opportuno effettuare questo itinerario a stagione inoltrata quando il tratto sotto al Rifugio Gnutti (Scale del Miller) è sgombro da neve .

Grandioso e severo itinerario per raggiungere il Pian di Neve, da cui proseguire con la salita al Corno Miller o alla vetta dell’Adamello. Dopo la sailta dalla Val Salarno (https://alpinebike.altervista.org/monte-adamello-3554-m-per-la-vedretta-di-salarno-26-04-2010) si tratta di un altro itinerario che gli amanti dell’Adamello non possono farsi mancare!

Il Ponte del Guat è posto al termine di una stretta strada asfaltata che percorre la Val Malga, valle che si imbocca nei pressi di Sonico (posto poco prima di Edolo) e si insinua sino ai piedi dell’Adamello.  Questa strada non è sgombra da neve nel periodo invernale, pertanto meglio informarsi sulla sua percorribilità. Generalmente nel periodo indicato è aperta.

Dal Ponte del Guat si percorre una strada acciottolata che passa per Malga Premassone (1585 m) e Malga Frino (1695 m).  Da qui in poi la strada sterrata lascia il posto ad un ripido sentierino, Scale del Miller, che permette di superare la ripida balza rocciosa soprastante. Questo tratto è bene affrontarlo quando sgombro da neve. Al termine di questo faticoso tratto si giunge sul vasto pianoro iniziale della Val Miller. Stando sulla sua sinistra orografica si arriva in vista del piccolo Rifugio Gnutti posto a quota 2166 m. Qui è possibile pernottare spezzando la salita. Nel periodo suggerito il rifugio è chiuso, esiste però un locale invernale sempre aperto ricavato nella vicina struttura. Si tratta di una vecchia costruzione dell’Enel, ora utilizzata come magazzino durante il periodo di apertura del rifugio. E’ un locale molto spartano dotato solo di quattro posti letto con materassi  e coperte, niente altro.

Ci si inoltra quindi in Val Miller aggirando la diga a destra o a sinistra.  Solitamente qui si calzano gli sci. Poco oltre si giunge al laghetto del Miller e al Pantano del Miller, vasta ed umida zona pianeggiante. Ci si trova proprio sotto al Passo dell’Adamello e l’itinerario si fa ora molto ripido e severo.  Una prima fascia rocciosa costringe a deviare a sinistra per il suo superamento.  Poi, sempre per ripidi pendii, si arriva alla base del canale finale che sbuca al passo. Fin qui è possibile giungere sci ai piedi con le dovute cautele (rampanti quasi sempre necessari). Il canale finale invece impone la sua risalita a piedi con piccozza e ramponi. La pendenza non è mai eccessiva, si è sui 45°, ma l’esposizione richiede una progressione accorta. Il canale, che passa a fianco della via attrezzata Terzulli percorribile in estate, sbuca sul Pian di Neve a quota 3240 m nei pressi del Passo dell’Adamello.

Ora è possibile scegliere se proseguire verso il Corno Miller o l’Adamello (o, perché no, tutte e due). Per il Corno Miller si gira a destra rispetto al senso di marcia e, tramite pendii poco ripidi, si arriva poco sotto la vetta del Corno Miller. Questo lo si raggiunge a piedi risalendo una breve e ripida paretina di una ventina di metri.

Per raggiungere l’Adamello, invece, dal Pian di Neve si prosegue verso sinistra andando a guadagnare la lunga cresta che conduce in vetta. Essa è percorribile sci ai piedi fino in vetta. Questa parte coincide con l’itinerario già descritto in questo nostro articolo: https://alpinebike.altervista.org/monte-adamello-3554-m-per-la-vedretta-di-salarno-26-04-2010/

Tornati sul Pian di Neve si effettua la discesa dalla via di salita. E’ bene iniziare la discesa quando il sole ha iniziato ad ammorbidire la neve del ripido canale finale date le pendenze sostenute e l’esposizione. La fascia rocciosa sottostante renderebbe rovinosa una eventuale scivolata. In caso di condizioni non favorevoli è bene ridiscendere a piedi il canale.  In questo caso la difficoltà sciistica si riduce a BSA / S3.

Tornati al rifugio, la parte sciistica della gita è conclusa. In alcune annate molto nevose, è però possibile scendere le Scale del Miller sci ai piedi sfruttando i residui di valanghe. Soluzione solamente per sciatori esperti (OSA).

 

Adamello e Corno Miller dalla Val Miller
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