Partenza: Stadolina (BS) 1030 m

Difficoltà: EE

Altitudine minima e massima: 1030 m / 3323 m

Dislivello: 1° giorno 2100 m / 2° giorno 1500 m

Sviluppo: 1° giorno 33 km / 2° giorno 30 km

Esposizione: Varia

Periodo suggerito: da luglio a settembre (anche giugno in anni con poca neve)

Durata indicativa: 1° giorno 6-7 ore / 2° giorno 6-7 ore

Proponiamo qui un trail di due giorni che percorre in parte l’Alta Via dell’Adamello facendo tappa al Rifugio Tonolini (2450 m). L’itinerario è ad anello e permette di non utilizzare l’auto dato che si può partire da un punto qualsiasi del fondovalle camuno tra Temù ed Edolo. Noi siamo partiti da Stadolina, pertanto tempi, dislivelli e sviluppo fanno riferimento a questo punto di partenza.

Da Stadolina si percorre la comoda ciclabile passando da Vezza d’Oglio, Davena, Incudine e scendendo fino a Mù frazione di Edolo. Da qui si abbandona la ciclabile seguendo il Sentiero del Trecciolino che conduce dapprima a Sonico e poi Rino. Da quest’ultimo paesino si lascia il Sentiero del Trecciolino per imboccare una ripida strada dapprima asfaltata e poi cementata che corre parallela alla strada normalmente percorsa dalle auto per salire in Val Malga. Ci si ricongiunge con quest’ultima strada nei pressi del Rifugio Val Malga (1170 m). Ora conviene seguire fedelmente la strada fino al Ponte del Guat (1528 m). Qui la strada asfaltata termina ed inizia una mulattiera che conduce in breve al Rifugio Premassone (1650 m). Poco dopo è possibile accorciare l’itinerario del primo giorno prendendo il sentiero sulla sinistra che porta direttamente al Rifugio Baitone e quindi al Rifugio Tonolini. Noi suggeriamo però di seguire le indicazioni per il Rifugio Gnutti inoltrandosi sul fondovalle per superare poi la balza rocciosa che lo chiude tramite le faticose rampe delle Scale del Miller (segnavia 23). Al loro termine si giunge su uno splendido pianoro che porta al Rifugio Gnutti (2166 m). Dal Rifugio si prende il sentiero 1, Alta Via dell’Adamello, che, dapprima in salita e poi in discesa, conduce al Passo del Gatto (2103 m) – attenzione a qualche tratto esposto. Ora si riprende a salire fino al Rifugio Baitone (2280 m). Da qui è possibile passare a destra del lago Baitone per salire al Rifugio Tonolini, oppure stare a sinistra del lago.  Quest’ultima opzione è più panoramica ma un po’ più lunga. Si giunge infine con un’ultima ripida salita al Rifugio Tonolini a quota 2450 m.

Il giorno seguente si prosegue lungo il Sentiero 1 Alta Via dell’Adamello che conduce in circa 1 ora e 30 minuti allo spettacolare Passo di Premassone (2923 m) passando da suggestivi laghetti e risalendo alcuni tratti un po’ scomodi tra grossi sassi (Lago Rotondo, Lago Bianco, Lago Premassone). Sotto al Passo lasciare sulla destra la traccia che conduce al Passo del Cristallo tra la Cima di Plem e il Corno del Cristallo. L’ultimo tratto presenta qualche catena di sicurezza, senza però essere particolarmente esposto. Ora ci si cala sul versante opposto: l’inizio è esposto ma ben attrezzato con catene e pioli metallici. Successivamente si scende per sassoni e poi tratti erbosi fino al Lago del Pantano. Si prosegue quindi con l’itinerario già da noi descritto per il Rifugio Garibaldi (2553 m) svalicando il suggestivo Passo del Lunedì (https://alpinebike.altervista.org/tour-della-val-davio-21-09-2019/). Poco prima del Rifugio Garibaldi si prende il sentiero 42 per il Passo del Venerocolo (3136 m). Esso risale dapprima su terreno detritico e poi tra grossi massi il vallone soprastante il rifugio fino al Passo. Da qui il sentiero segnato termina. Si prosegue a destra del passo risalendo la facile cresta della Punta Venerocolo su terreno sassoso piuttosto scomodo. Dalla Punta si gode di un panorama spaziale su tutto il gruppo dell’Adamello. La discesa la si effettua lungo l’itinerario di salita fino al Rifugio Garibaldi per poi scendere in Val d’Avio e quindi a Temù lungo il sentiero 11 descritto nell’articolo sopra citato. Ora non resta che percorrere l’ultimo tratto pianeggiante di fondovalle per tornare a Stadolina e chiudere così un grandioso anello. 

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Abbracciando l’Adamello dalla Val Malga alla Val d’Avio