Lo sappiamo, le feste natalizie sono finite, ma la nostra voglia di panettoni continua! In un anno così scarso di neve, un bel modo per tenersi in movimento sono i trail sulle montagne vicino a casa. Oggi abbiamo optato per uno splendido giro ad anello sul lato comasco del Lario, toccando varie cime (i “panettoni”): Monte Puscio, Monte Bolettone, Pizzo dell’Asino, Monte Palanzone. La vista da queste cime è spettacolare e spazia su tutta la Pianura Padana, sulle Orobie, su tutta la catena del Monte Rosa fino al Monviso e, ultimo ma non ultimo per importanza, sullo splendido Lario con il suo colore blu scuro. Siamo proprio fortunati a vivere in Lombardia, è una regione stupenda!

Come spesso accade ultimamente, abbiamo utilizzato il percorso e la traccia GPX gentilmente fornita da Trail Rings (grazie, Marta!).

Ecco i nostri commenti su questo trail:

  • È un percorso che si presta anche ad essere effettuato nel periodo invernale in anni di scarso innevamento a queste quote; attenzione all’eventuale presenza di ghiaccio/neve dura nel tratto in ombra appena sotto la Bocchetta del Bolettone e sul Sentiero dei Faggi che rimane in ombra (utile avere con sé i ramponcini);
  • Dalla Bocchetta del Bolettone, è consigliabile salire anche al dosso quotato 1307 m, che si trova dalla parte opposta rispetto al Monte Bolettone e che offre uno splendido panorama;
  • I tratti che conducono al Pizzo dell’Asino e al Monte Palanzone sono molto ripidi e, in presenza di fango, potrebbero creare problemi;
  • Nella descrizione di Trail Rings, una volta superata la vetta del Monte Palanzone si dice di proseguire dritto tra qualche roccetta: per tranquillizzare i meno esperti, non si tratta di roccette intese in senso alpinistico ma di semplici rocce sul sentiero sulle quali si può correre;
  • Volendo allungare un po’ il percorso, dal Monte Palanzone si può proseguire in cresta fino al Monte Bul (1406 m) e scendere sul crinale opposto intercettando a sinistra la strada che riconduce alla Bocchetta di Palanzo;
  • Come spesso accade in questa stagione sui nostri sentieri con vegetazione di latifoglie, alle basse quote essi sono ricoperti di foglie che impediscono di vedere gli eventuali sassi smossi presenti sui sentieri;
  • Rispetto alla zona lecchese/bergamasca, qui i sentieri sono meglio indicati e la traccia GPX potrebbe anche essere superflua (anche se è sempre utile averla con sé, specie se non si conosce la zona).
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Panettoni Comaschi – 10/01/2022
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