Partenza: Auron di Saint Etienne de Tinée, Francia (06) 1589 m

Difficoltà: EE per il tratto di sentiero poco segnato che conduce al Col de Chavalet

Altitudine minima e massima: 1560 m / 2320 m

Dislivello: 1450 m

Sviluppo: 26 km

Esposizione: varia

Periodo suggerito: da fine giugno a inizio ottobre

Durata indicativa: 5-6 ore

Data della nostra ripetizione: 20/08/2022

Un bel trail ad anello con partenza da Auron, nello splendido Parco del Mercantour (Francia, regione PACA – Provence Alpes Côte d’Azur).

Con le sue cime che superano i 3000 m, i numerosi laghi glaciali e le sue valli dotate di forte carattere, il Parco Nazionale del Mercantour rappresenta, ad un’ora dal mare, un’area unica e salvaguardata. Alla frontiera con il Piemonte italiano, il massiccio del Mercantour è l’ultimo promontorio dell’arco alpino meridionale, prima che questa catena si tuffi bruscamente nel mar Mediterraneo. Questa posizione particolare, tra il mare e la montagna, conferisce al Parco un carattere unico e originale, con paesaggi, piante e animali del tutto tipici di questa zona.

Per percorrere l’itinerario qui proposto, si può parcheggiare nei numerosi parcheggi che si trovano sulla sinistra salendo al paese di Auron, appena prima della ZTL.

Si attraversa il centro del paese fino ad incontrare, nei pressi di una chiesetta e di un parco giochi, dei cartelli indicatori in legno su cui è segnato il sentiero 5 (GR 5), con direzione Col du Blainon / Belvédère du Chamois / Hameau de Roya. Si imbocca questo sentiero che, inizialmente, percorre la strada di servizio alle piste da sci, per poi stringersi e deviare nel bosco in direzione SE. Il fondo è ottimo e molto corribile, con qualche radice e prevalenza di terra battuta. Attenzione alle numerose vespe che potrebbero essere presenti nella stagione estiva.

In poco meno di un’ora e circa 400 m di dislivello, si giunge al Col du Blainon, da cui si gode di un’ottima vista sulle montagne che sovrastano la valle dove sorge la frazione di Roya.

Si inizia a scendere dapprima in maniera decisa per circa 200 m di dislivello, per poi iniziare un lungo traverso nei prati incontrando alcune belle baite abbandonate. Questo tratto è piacevole e molto corribile.

La discesa riprende ripida fino alla frazione di Roya, intercettando la strada asfaltata che si seguirà in blanda salita fino al suo termine. Nei pressi del parcheggio inizia una sterrata caratterizzata da rocce scure che si inoltra nel vallone al cospetto di imponenti pareti. Questo è il tratto che porta verso il Trou des Corneilles, uno spettacolare canyon che si costeggia interamente con un bel sentierino. Sono presenti sia tratti in salita che tratti pianeggianti, su cui è possibile correre, facendo sempre attenzione allo strapiombo sottostante.

A quota 1800 m si giunge nei pressi di alcune baite, dove si trovano gli ultimi cartelli indicatori in legno. Qui si abbandona la traccia che prosegue nel vallone e si risalgono i prati sulla nostra destra. In questo tratto il sentiero è decisamente poco segnato: si deve puntare ad una baita ben visibile in direzione est.

Superata la baita, si continua a risalire per prati intercettando qua e là degli sbiaditi bolli gialli e arancioni. Le tracce di sentiero riportano verso nord: si risale, dunque, nei pressi del costone prativo che scende da un bivacco in lamiera arrugginita (forse abbandonato). Si può puntare a quest’ultimo, andando così ad intercettare una strada sterrata, oppure traversare bassi e risalire poi per prati fino alla suddetta strada sterrata. Con 2 tornanti in salita, la sterrata permette di raggiungere il Col du Chavalet (2324 m).

Si rimette di nuovo piede sul comprensorio sciistico di Auron e si scende lungo la strada di servizio delle piste fino ad un laghetto artificiale. Da qui ci aspetta l’ultima salita che porta alla Cime Sud de la Bercha (2242 m): la si imbocca prendendo il sentierino che risale il pendio erboso a destra di una strada sterrata.

Da qui ci si mantiene in cresta e con qualche saliscendi si raggiunge anche la Cime de la Bercha (2274 m), dove giungono gli impianti di risalita e dove è posta una gigantesca statua di un’aquila di dubbia bellezza.

Si scende sull’opposto versante in direzione di una croce in legno: la nostra traccia ora segue il percorso di downhill che, però, risulta essere vietato ai pedoni. È quindi consigliabile rimanere sul sentiero che transita dalla croce e che scende diretto riportandosi sulla nostra traccia di discesa.

Si devia ora nettamente a sinistra, sempre su strada sterrata, e si prosegue in discesa in direzione NW. Si abbandona poi questa sterrata per seguire il bel sentiero che si inoltra nella foresta sottostante. Si scende su questo sentiero ben corribile fino a ricongiungersi con la strada sterrata, che si segue in blanda discesa fin sopra l’abitato di Auron. Qui, nella frazione di Le Puy, si incontra di nuovo l’asfalto e si scende infine in centro paese per fare ritorno all’auto.

 

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Le Trou des Corneilles da Auron