Partenza: Pescate (LC) 200 m

Difficoltà: E

Altitudine minima e massima: 200 m / 1241 m

Dislivello: 1300 m

Sviluppo: 23 km

Esposizione: varia

Periodo suggerito: tutto l’anno. In inverno in presenza di sentieri innevati occorrono condizioni di neve sicure e attrezzatura adeguata (piccozza e ramponi)

Durata indicativa: 4-5 ore

 Il Monte Magnodeno è uno splendido punto panoramico sulla sottostante città di Lecco, con il suo bel lago, e sulla severa bastionata sud del Resegone. Esistono parecchie vie di salita: noi proponiamo un giro ad anello che parte da Pescate (in alternativa è possibile accorciare il percorso partendo dal parcheggio della funivia per i Piani d’Erna).

Si può parcheggiare al centro commerciale Bennet di Pescate per imboccare la ciclabile dell’Adda alle sue spalle.  La si abbandona quasi subito per passare al di là dell’Adda grazie al ponte Azzone Visconti. Si risale ora Corso Promessi Sposi fino al suo termine dove si prosegue dritti lungo la strada che sale alla partenza della funivia per i Piani d’Erna. Dopo poche decine di metri la si lascia per prendere sulla sinistra una strada pedonale che fa guadagnare rapidamente quota grazie a parecchi gradini. Si passa prima dalla caratteristica Grotta della Madonna di Lourdes e poi dal bel borgo di Falghera. Lasciatolo alle spalle, si prosegue brevemente sulla strada fino ad un tornante verso sinistra; qui si imbocca una ripida strada che sale verso destra. Si continua poi in blanda salita fino a trovare le indicazioni sulla sinistra per il sentiero 1. Lo si segue per qualche centinaio di metri, poi lo si abbandona seguendo sulla destra le indicazioni per il Campo dei Boi sul sentiero 2. Si percorre circa un chilometro in falsopiano attraversando il Torrente Bione fino ad arrivare al bel pianoro del Campo dei Boi 692 m. Da  qui si inizia a salire in maniera più decisa imboccando il sentiero 25a e seguendo sempre le indicazioni per il Monte Magnodeno. Si risale il ripido costone per poi attraversare il pianeggiante bosco soprastante in direzione SW. Usciti dal bosco si risale l’ultimo ripido tratto attrezzato con un corrimano e qualche catena (utile in caso di neve/ghiaccio) fino al panoramicissimo Monte Magnodeno. Qui sorge anche il bivacco ANA del gruppo alpini di Maggianico aperto il mercoledì e la domenica.

Si torna ora sui propri passi ripercorrendo il tratto attrezzato; al termine di esso si prosegue in discesa a destra seguendo i sentieri 23/24. Dopo qualche centinaio di metri, si lascia sulla sinistra il sentiero 23, che raggiunge il Passo del Fo’ per sentiero attrezzato della Cresta della Giumenta (facile ferrata che richiede comunque una minima esperienza e passo sicuro), e si prosegue in discesa sul sentiero 24 che taglia il pendio erboso sul lato sud della soprastante Cresta. Il sentiero non presenta difficoltà ma è da percorrere con attenzione dato che taglia ripidi pendii erbosi. Verso la fine del sentiero si deve risalire per un centinaio di metri per ricongiungersi con il sentiero Pra’ di Ratt che porta al bel rifugio Capanna Alpinisti Monzesi 1120 m. Qui una sosta è d’obbligo per godere dell’ottima cucina tipica del rifugio. Ora non resta che da risalire al vicino Passo del Fo’ 1284 m che si raggiunge in pochi minuti. Da qui si scende sull’opposto versante seguendo il sentiero 7 (ignorare il sentiero 5 che porta ai Piani d’Erna – sentiero EE, per la presenza di un tratto esposto attrezzato). Si prosegue scendendo nel bosco fino a Pian del Fieno, nei pressi di un tavolino da picnic, e da qui si imbocca in discesa il sentiero 1 seguendo le indicazioni per il Rifugio Stoppani 890 m, che si raggiunge su sentiero ben corribile. Una volta oltrepassato il rifugio, la discesa prosegue in maniera più decisa fino a ricollegarsi con il percorso dell’andata che si segue fino a Pescate.

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Anello del Monte Magnodeno 1241 m